Cinque giornate al termine del campionato, 5 punti di vantaggio sul Milan (quarto) e 6 sulla Roma (quinta), con un punticino virtuale in più su entrambe grazie al confronto diretto. Nonostante il passo sia lento, l'Inter gode di un bottino significativo da preservare per mantenere il terzo posto in classifica. Soprattutto dopo il crollo della Lazio che perdendo in casa contro il ChievoVerona si è auto esclusa dalla mini competizione per un posto al sole. Restano vive le speranze del Torino soprattutto se i granata vincessero il prossimo scontro diretto contro i rossoneri, per quanto concerne l'Atalanta dipenderà dall'esito della trasferta di domani a Napoli, anche se il calendario non è favorevole ai nerazzurri di Gian Piero Gasperini. Insomma, ad oggi è con la consapevolezza che le sorprese sono dietro l'angolo, è corsa a tre per due posti Champions, con l'Inter che deve limitarsi ad amministrare il vantaggio in classifica dopo aver sprecato il match poi ti eri sera al Meazza contro la Roma.
MEGLIO FUORI CHE DENTRO - Proprio il Meazza sarà teatro di 3 delle prossime 5 gare della squadra di Luciano Spalletti. Una buona notizia per chiunque, anche se nella fattispecie, voltandosi, il bilancio non è entusiasmante. Tra le mura amiche infatti non arriva una vittoria dal 10 marzo scorso, contro la Spal (2-0). Da allora, appena 2 punti in 3 gare, a cui fa da contraltare un bilancio perfetto in trasferta: 9 punti su 9 portati a casa, considerando anche il derby che per calendario vedeva il Milan in casa. È un'Inter da trasferta quella attuale, che ha fatto fatica nelle ultime settimane contro avversarie di un certo livello davanti al proprio pubblico. Sconfitta contro la Lazio (0-1), pareggio a reti bianche contro l'Atalanta e l'1-1 di ieri contro la Roma. Tre grandissime occasioni per blindare la qualificazione in Champions sprecate, o quanto meno non ottimizzate al meglio. Perché i pareggi contro chi ti insegue, in un contesto in cui si fatica a vincere con continuità, hanno comunque il pregio di mantenere invariate le distanze. Poco, ma ci si deve accontentare.
MAI FIDARSI DELLA JUVE SENZA OBIETTIVI - Adesso però, sabato sera, si tornerà al Meazza per cercare di sbloccare questa impasse. E sarà un banco di prova dall'alto coefficiente di difficoltà, perché di fronte ci sarà la Juventus, fresca vincitrice dell'ottavo scudetto di fila e senza più obiettivi da conquistare (diretta su Dazn, cliccare qui per vederla). Un vantaggio? Non necessariamente, perché storicamente i bianconeri affrontano l'Inter con il sangue agli occhi, al di là del contesto. E l'ultimo precedente in cui la Juve era attesa a San Siro come fosse in vacanza (16 maggio 2016), è riuscita addirittura a vincere ribaltando il gol di Icardi con le marcature di Marchisio e Morata. Una squadra imbottita di riserve, in altre parole, ha avuto la meglio di un'Inter che ancora sperava nel piazzamento Champions. Per contro, la scorsa stagione i bianconeri, con l'obbligo di vincere per evitare la rimonta del Napoli, si fecero a lungo schiacciare dai nerazzurri, in 10 dopo neanche 20 minuti per l'espulsione di Matias Vecino) ma capaci di ribaltare lo 0-1 di Douglas Costa con il solito Mauro Icardi e l'autogol di Andrea Barzagli. Nel finale la squadra di Massimiliano Allegri riuscì a vincere (autogol di Milan Skriniar e rete decisiva di Gonzalo Higuain), ma godette di una direzione arbitrale pessima di Daniele Orsato, che usò due pesi e due misure a favore dei bianconeri. Che, sotto pressione, faticarono non poco e rischiarono di lasciare lo scudetto sul terreno del Meazza.
OCCASIONE PER LO SLANCIO - Ogni partita è diversa, i precedenti invitano comunque a non sottovalutare la Juventus nonostante non abbia più nulla da chiedere a questa stagione. Battere l'Inter è sempre un punto d'orgoglio a Torino, soprattutto quando esiste la possibilità di crearle problemi nella rincorsa dell'obiettivo. A questo si aggiungono le difficoltà incontrate dai nerazzurri negli ultimi impegni complessi al Meazza, anche se i due successivi contro ChievoVerona ed Empoli invitano all'ottimismo (ma non danno garanzia di successo, Lazio docet). Espugnare la Scala del Calcio darebbe all'Inter uno slancio forse decisivo verso il raggiungimento del terzo posto, arricchendolo dell'ente siamo derivante da una vittoria prestigiosa contro la Juventus. Non è ancora tempo per fare calcoli, perché le altre non lasceranno sempre punti per strada e per essere al sicuro ne servirebbero almeno altri 6-7. Magari raccogliendoli a partire da sabato.
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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