Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Daniele Adani analizza la lotta scudetto che al momento vede coinvolte quattro squadre: Inter, Milan, Napoli e Atalanta.

Adani, il Milan ha perso l’occasione?

"Sì, ma conosce la propria direzione: i passi falsi esistono, gli avversari anche, e oggi non è così scontato battere le “medie” che ti sanno mettere in difficoltà. Un k.o. può essere accettabile, non lo sarebbe un cambio di rotta, ma il Milan non tradirà il percorso che ha fatto".

Quindi chi arriva davanti al giro di boa?

"L’Inter sembrerebbe favorita. Per come ci è arrivata lì davanti, cioè con la capacità di tenere anche quando non batteva le altre grandi: non si è mai scomposta, contro il Napoli ha rischiato di andare a -10 e invece ha ribaltato risultato e classifica e in due settimane ha livellato la classifica al vertice. Quindi per calendario, consapevolezza, qualità del gioco e forza della rosa direi Inter".

E il Napoli?

"Mi piace e rimane una candidata, perché anche nel momento di difficoltà mi è piaciuta contro Sassuolo e Atalanta".

Conteranno anche le coppe europee?

"Rimane un vantaggio non giocarle. Per il Milan lo è, perché ha appena ripreso confidenza con il proprio status europeo e giocare tre partite a settimana può essere traumatico. E invece dico che all’Inter fa bene andare avanti in Europa, perché dà la misura della crescita".

In corsa c’è anche l’Atalanta.

"La Dea è la squadra che nel quinquennio ha più divertito e ora non si accontenta più di battere le grandi e fare qualche record".

La corsa-scudetto è fatta di bel calcio. Chi gioca meglio?

"Ora l’Inter, perché gioca un calcio vario e di interpretazione, che ha arricchito la solidità dell’anno scorso: il gol di Dzeko alla Roma è il più bello per costruzione collettiva visto finora".

Sezione: Copertina / Data: Dom 12 dicembre 2021 alle 08:56
Autore: Alessandro Cavasinni
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