L'Inter riparte dai giovani. Almeno queste sono in teoria le intenzioni di un mercato, fino ad ora, abbastanza confuso. Il primo obiettivo è quello di abbassare gli stipendi il più possibile. Poi si cercherà di puntare maggiormente sui giovani, almeno in ottica futura. Valorizzare il settore giovanile "migliore d'Europa", che quest'anno ha fatto incetta di trofei, NextGen Series su tutti. L'unica grande competizione sfuggita ai giovani nerazzurri è il trofeo di Viareggio. L'Inter però lo ha vinto nel recente passato e non solo. E allora analizziamo la Primavera nerazzurra a partire proprio dal Torneo di Viareggio, che l'Inter ha vinto nel 1962, 1971, 1986, 2002, 2008 e 2011.

2011

Partiamo dal successo dello scorso anno. Erano presenti Kysela, Romanò, Bessa e Crisetig: sono stati protagonisti anche dei successi della Primavera in questa stagione. Altri hanno fatto esperienza lontano dall'Inter, come Bardi, Natalino, Dell'Agnello e Alibec. Uno solo è già riuscito a prendersi la prima squadra: Marco Davide Faraoni. Sentiremo parlare anche di Bardi, il portiere del futuro. Ecco la formazione che è scesa in campo nella finale del Torneo di Viareggio nel 2011.

Bardi, Natalino, Benedetti, Kysela, Biraghi, Faraoni, Romanò (65' Carlsen), Crisetig, Jirasek, Dell'Agnello (79' Bessa), Alibec.

 

2008

L'Inter di Mario Balotelli. Nel 2008 così veniva chiamata la squadra che ha vinto il torneo di Viareggio. Ora analizziamo quanto sono valutati al momento questi giocatori (valutazione Transfermarkt). Tra questi spicca ovviamente Mario Balotelli, che proprio oggi proverà a portare l'Italia sul tetto d'Europa. Ma non dimentichiamoci di Mattia Destro, l'uomo-mercato dell'estate. Possono avere un futuro anche Belec e Caldirola, mentre Fatic, Ribas e Siligardi stanno avendo una carriera inferiore alle attese. Una squadra da 55 milioni di euro circa. Certo, 46 solo di Destro e Balotelli.

Belec - Inter - 1,4 mln
Filippini - Montichiari - Non rilevato
Esposito - Inter - 50 mila
Caldirola - Inter - 2,5 mln
Fatic - Chievo - 450 mila
Gerbo - Gubbio 150 mila
Pedrelli - Spezia - 175 mila
Siligardi - Livorno - 800 mila
Napoli - Inter - 250 mila
Ribas - Genoa - 2,4 mln
Balotelli - Manchester City - 30 milioni
Destro - Siena/Genoa - 16 milioni

 

2002

Nel 2002 la coppia d'oro era formata da Martins e Pandev, che hanno poi giocato nella prima squadra dell'Inter. Erano loro due le stelle assolute, in una squadra che oltre a loro non ha sfornato giocatori importanti. Eccezion fatta per Pasquale, che gioca in Serie A all'Udinese. Su Martins però bisogna dire che non ha rispettato le grandi promesse: è stato ceduto al Newcastle, poi la sua carriera è stata un declino. Curiosità: Martins ha lasciato l'Inter dopo 88 partite e 28 gol in campionato. Dato incredibile, perché è andato via dal Newcastle dopo esattamente 88 partite e 28 gol in Premier. Nulla da dire su Goran Pandev, dalla finale del Viareggio alla finale di Madrid, a otto anni di distanza. L'Inter l'ha ripreso a zero, ora l'ha rivenduto a otto milioni al Napoli. Ecco gli 11 in campo nella finale del 2002 del Torneo di Viareggio, con relativa carriera.

Cordaz - Spezia, Acireale, Pizzighettone, Treviso, Lugano, Cittadella.
Cattaneo - Meda, Pro Sesto, Montichiari, Benevento, Cremonese, Monza.
Perfetti - Pro Patria, Canavese, Pro Sesto.
Franchini - Padova, Ascoli, Ancona, Pro Patria, Mantova, Gallipoli, Sud Tirol.
Pasquale - Siena, Parma, Livorno, Udinese.
Bretti - Mantova, Legnano, Pro Patria, Como, Darfo Boaro.
Beati - Spezia, Arezzo, Perugia, Crotone, Frosinone, Sorrento.
Quadri - Spezia, Mantova, Padova, Montichiari, Pizzighettone, Lazio, Avellino, Perugia, Monza, Taranto, Cernomorec, Campobasso, Catanzaro.
Pandev - Spezia, Ancona, Lazio, Inter, Napoli
Martins - Newcastle, Wolfsburg, Rubin Kazan, Birmigham.
Chiaria - Montichiari, Casale, Olbia, Cuneo, Carrarese, Valenzana, Melfi, Siracusa, Neapolis, Milazzo.

 

1962, 1971, 1986

Tre i successi dell'Inter nel Torneo di Viareggio prima degli anni '90. Il 1962 è stato l'anno di Mazzola e Boninsegna, due autentici fuoriclasse che hanno fatto la storia dell'Inter. E tutto era partito dalla Primavera nerazzurra. Nel 1971 è il turno di altri due nerazzurri storici: Bordon e Oriali. Nel 1986 una squadra più omogenea, che aveva in Antonio Manicone il giocatore più rappresentativo. Manicone che ora è il vice di Petkovic alla Lazio, dopo anni di lavoro nelle giovanili nerazzurre.


1986 - Caniato, Monti, Caracciolo (79' Bollini), Minaudo, Frascella, Manicone, Zanuttig, D'Amico, Mandelli (88' Ciocci), Pellegrini, Di Vincenzo.

1971 - Bordon, Oriali, Della Venezia, Lami, Mutti, Catellani, Skloglund, Cortesi (Giavardi), Dioni, Fontana, Nissoli.


1962 - Colombo, Masetto, Longoni, Del Maso, Faggio, Bruschettini, Nannini, Fusari, Petroni, Mazzola, Boninsegna.

 

Da questa veloce analisi ci accorgiamo che dalla Primavera può nascere qualcosa di importante. Difficilmente, però, con effetto immediato. Servono a volte anni di esperienza in Serie B, serve, perché no, anche fortuna. Giocatori importanti sono usciti dal settore giovanile, ma sono anche in tantissimi quelli che non sono riusciti a emergere. Servirà quindi tanta pazienza. Ma anche fiducia in Longo e compagni. Qualcuno riuscirà ad emergere, altri no. Con i tempi giusti, al momento giusto. L'Inter del futuro può imparare dal passato.

Su twitter: @GugliCannavale

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Dom 01 luglio 2012 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale
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