Risulta vincente lo schieramento scelto da Leonardo per affrontare l'ostica sfida di Coppa Italia dell'Olimpico contro la Roma. Un 4-3-1-2 che ha permesso alla squadra di tenere bene soprattutto a centrocampo, dove l'Inter talvolta si è trovata, per forza di cose, in inferiorità numerica rispetto al 4-2-3-1 dei giallorossi, ma ha poi stoppato le, per la verità sterili, offensive avversarie con una difesa a quattro sempre concentrata, con un Lucio super e un Ranocchia sempre attento. Unica grave distrazione nel primo tempo, quando Vucinic, servito da un cross di Borriello, si è trovato da solo davanti alla porta vuota, ma ha incredibilmente messo fuori da pochi passi. L'Inter ha spinto molto sugli esterni, soprattutto con Maicon sulla destra, mentre Nagatomo è riuscito a trovare più spazio nella ripresa, quando la Roma è vistosamente calata alla distanza.

Si sono comunque viste poche verticalizzazioni da ambo le parti, molto gioco orizzontale perché entrambe le squadre chiudevano bene gli spazi ed era difficile trovare la giusta triangolazione o la verticalizzazione giusta per trovarsi  a tu per tu con il portiere. Non a caso infatti il gol di Stankovic è arrivato con un gran tiro da fuori area. Buona l'interdizione di Cambiasso e Zanetti, Sneijder ha svariato praticamente su tutto il fronte d'attacco senza dare punti di riferimento e attaccando lo spazio. Molto mobile anche Pandev che spesso ha arretrato anche a dare una mano a centrocampo, mentre si è purtroppo visto ancora poco Milito. Al suo posto a un quarto d'ora dalla fine entra Pazzini, non cambia niente dal punto di vista tattico.

A dieci minuti dalla fine, con il risultato ormai acquisito, Leonardo ha preferito tutelarsi e ha inserito un centrocampista, Obi, al posto di un attaccante, Pandev. Squadra schierata con il 4-4-1-1 e più accorta, facile ripartire in contropiede con la Roma che ha provato a spingersi avanti con tutti gli effettivi, ma il netto calo fisico non ha permesso ai giallorossi di essere molto lucidi e così, recuperata palla, l'Inter ripartiva con la velocità di Obi, Sneijder e Pazzini, quest'ultimo spesso vicino al gol ma fermato in fuorigioco in un paio di occasioni o dalle parate di Doni.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Mer 20 aprile 2011 alle 09:00
Autore: Domenico Fabbricini
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