"Gentilissimi di fc Inter, credo che l'attuale crisi dell'Inter a differenza di altre crisi passate abbia un unico responsabile: il presidente. In questa estate ha messo alla berlina il gruppo dirigenziale, ritraendosi da vari affari che hanno portato tra gli altri il povero Skriniair ad essere il parente povero di quello ammirato in passato, oltre ad avere "normalizzato" Beppe Marotta facendolo tornare ai tempi dei suoi esordi al Varese. In questi anni la proprietà cinese ha promesso di tutto, mantenendo poi nei fatti meno della metà. Ricordo quando si prospettava l'acquisto di clubs nei paesi bassi, in Portogallo e di vari giocatori prospettati mai arrivati che portarono alle dimissioni di Sabatini. I dictat del governo cinese prima, poi una crisi cinese sempre più simile a quella che nel 2008 travolse l'occidente hanno tarpato le ali a sogni faraonici mai realizzati. Non è un segreto che il patrimonio immobiliare cinese prevede crescite del 7/9% annuo e che l'attuale crescita del dragone sia ormai a livelli europei degli anni novanta:2/3%. A inciso segnalo per tutti coloro che immaginano una Cina "umana" che i miliardi di Huan messi a disposizione dei poveri in Cina sono bruscolini su una popolazione di un miliardo e trecento milioni di persone. Aggiungo che tra 50 anni i cinesi saranno seicento milioni causa una crescita demografica a segno meno da tre decenni e una insostenibilità economica generale e aggiungo ambientale e sociale. Non è molto un segreto che i cinesi siano protagonisti di proteste veementi simili a sfuriate contro il potere e che tutto è meno calmo di quel che si racconti nel mondo delle favole. Mentre rastrellamenti di manodopera sottopagata caratterizzano un'industria senza regole, inquinante,senza scrupoli che ha portato il pianeta al collasso climatico e che tanti guai hanno creato alle industrie italiane e ai suoi dipendenti in termini di precarietà e paghe sempre più inadeguate. Per me la Cina e gli Zhang sono un bubbone, un carrozzone destinato a perdere i pezzi, devastazione del pianeta, causa delle nostre povertà. Imploro la borghesia meneghina di far chiudere questa esperienza scellerata a breve intervenendo con una moral suasion e nei fatti invitando altri investitori. Ricorderemo Zhang come Ivanoe Fraizzoli, uno scudetto meritato ma tanta paura di chiudere i battenti un giorno con l'altro. Distinti saluti e complimenti".

Andrea

"Gentile Redazione, navigando assiduamente in rete può capitare di imbattersi in qualche termine, espressione o sigla che catturi l'attenzione più di altre, sino a "rischiarare" l'immediato futuro (nerazzurro) di un calciofilo ... Un po' come successo a John Belushi che - ne "I Blues brothers" - aveva "visto LA LUCE"... Pellicole di culto a parte, al sottoscritto è capitato giusto con la sigla IMZ che ha scoperto essere la denominazione di un'azienda russa operativa da decenni nella produzione di sidecar e da poco anche di motociclette: una sorta di Guzzi siberiana... Ebbene, quel particolare acronimo mi ha colpito così tanto da ritenerlo - con abbondante dose di fantasia - ANCHE rivelatore di un possibile evento nerazzurro (o, viceversa, non auspicabile: dipende giusto dagli opposti schieramenti degli appassionati...): ossia, il subentro in corsa di Walter Zenga a Simone Inzaghi. Decrittata in chiave nerazzurra, quella sigla "nasconderebbe" infatti le iniziali di 2 fra i pochissimi (se non finora unici, a memoria personale) TRAGHETTATORI risultati vincenti sulla panchina interista: ove la "I" starebbe per Invernizzi (vincitore dello scudetto 1970-71) e la "M" per Marini (trionfatore nella Coppa Uefa 1994). A cui potrebbe allora aggiungersi la "Z" di Zenga, da cui, appunto, IMZ: ché Zeman passerà invece alla storia solo come un emerito sogno morattiano. E se il presidente Steven Zhang - da buon patriota cinese, dunque fedele alleato degli ex sovietici - decidesse di fare scempio delle (controproducenti) sanzioni economiche contro la Russia, nonché strame di certi sgangherati inviti indirizzati dalla Curva Nord, acquistando giusto un modello di sidecar marca IMZ-Ural farebbe - a detta di molti - una scelta "spudoratamente coraggiosa", nonché soprattutto una mossa inopinatanente nerazzurra. Ma quale leggenda metropolitana sul numero uno della società desideroso solo di voler lucrare dalla costruzione del nuovo stadio e dalla vendita del club!? Dopo tutto - diciamocelo francamente - sarebbe anche ora che il presidente dell'Inter provvedesse invece ad aggiornare il suo sontuoso parco macchine, pardon supercar, diversificandolo magari con qualche modello esclusivo del settore moto... E fantasticare Steven che scarrozza Walter - nel senso di uno Zenga vincente (mica del sempre "imbucato" Veltroni...) - vestito giusto con i panni del profeta in patria, girando per Milano in sella ad un sidecar IMZ verniciato a tinte nerazzurre, forse potrebbe pure procurare un ulteriore beneficio. Ossia "liberare" parzialmente - con le debite proporzioni - l'immaginario collettivo nerazzurro dal ricordo di quella pessima istantanea dell'Audi nera del presidente madridista Perez, in occasione della sua grottesca sottrazione del vate portoghese di 12 anni fa... Onde a voler significare che ad ogni dolorosa dipartita dovrebbe sempre corrispondere il gradito ritorno di un figliol prodigo: ché quello del buon Romelu, da solo, potrebbe anche non bastare... Ma, a proposito di ideale traghettatore nerazzurro, più di qualcuno potrebbe avere da eccepire: perché proprio Zenga e non magari Stankovic o addirittura Ranieri, come qualche "zuzzurellone" col piede in 2 staffe mediatiche ha titolato giovedi su un sito concorrente? Lo storico capitano Bergomi - le cui uscite dialettiche ogni tanto non si prestano a contraddizioni... - ha sentenziato che all'Inter mancherebbero "ENTUSIASMO ED IDENTITÀ". Beh, si può dubitare che il buon Walter non configurerebbe appieno queste 2 prerogative, idonee per rivarcare le soglie dell'amato mondo nerazzurro, magari tacitando subito i bollori antipresidenziali della Curva Nord? Si possono nutrire incertezze sul fatto che, da ex portiere, sarebbe il tecnico ideale per programmare il giusto travaso di consegne dall'"ingessato" Samir all'istrionico Onana che pare Zenga da giovane? Ed ancora: come si farebbe a non preferire Walter a Dejan - con quest'ultimo che avrebbe pure il peccato originale di essere reduce, al timone della "sua" Stella Rossa, da ben 3 eliminazioni consecutive nei preliminari di CL ad opera di altrettanti "squadroni" come i ciprioti dell'Omonia Nicosia, per continuare con i transnistri dello Sheriff Tiraspol e terminare, nell'agosto scorso, con gli israeliani del Maccabi Haifa - che, a differenza di Deki, ha vinto titoli nazionali anche in Romania oltre che in Serbia, ma che soprattutto ha già allenato in Italia - peraltro con alterne fortune - Catania, Palermo, Sampdoria, Crotone, Venezia e Cagliari? Ed infine: si riuscirebbe mai a scovare eventuali controindicazioni economiche per rinunciare ai "servigi di favore" del buon Walter che, pur di poter finalmente allenare la sua squadra del cuore, siederebbe - c'è da giurarlo - non dico gratis, ma a cifre financo "simboliche" sulla panchina della Beneamata, ritrovando tra l'altro all'Inter - come team manager - Riccardo Ferri, il compagno di tante battaglie in nerazzurro? Ad essere sincero, l'unica riserva che personalmente nutrirei sul conto di Zenga sarebbe il suo lungo "periodo sabbatico", visto che rientrerebbe nel giro dopo ben 2 anni di inattività. Al pari di un certo Allegri del quale non vorrei proprio ripetesse le dimenticabili gesta bianconere...".

Orlando

"Buongiorno,in questi giorni assisto,leggendo qua e la,ad un forte attacco alla propietà,aldilà della curva,che si esprime a livello sportivo,preoccupano le richieste delle banche cinesi,storicamente cosa accade esattamente in Cina chiaramente è sempre stato difficile comprenderlo,si può avere pensieri e conclusioni estremamente opposte,tipo: a gennaio gli Zangh vendono quanti più giocatori possibili per far cassa,Suning fallisce e subentrano le banche e per recuperare il debito non danno manco l acqua calda per le docce...oppure che improvvisamente resettino tutto pagando e riprendendo una linea consona al blasone della squadra,il problema,e che problema,è che tutta questa bagarre ci stà facendo male,troppo,squadra slegata,dirigenti costretti al "gioco delle tre carte"dove è l asso?l allenatore "Dazed and Confused"...L ottovolante neroazzurro continua nei suoi fantasmagorici saliscendi... Domanda:perchè chi fa parte della società neroazzurra non riflette profondamente sul gesto di Andrea Ranocchia?ne trarebbero solo ed esclusivamente dei gran benefici...grazie di tutto Andrea,grazie Goran,mi hai fatto divertire parecchio,per un interista sarai sempre nella memoria,anche per il ciuffo alla "er pomata"di "febbre da Cavallo2 un cult come te".

Gianluca

"Gentile Redazione, vorrei esprimere la mia vicinanza alla CN ed al suo essenziale quanto chiaro messaggio in merito alle sorti auspicate per zhang. Senza sprecare proclami che sarebbero stati solo un inutile panegirico, confermano con due parole il sentire di tutto il nostro popolo. D’altronde come potere mai amare un presidente che non parla, non si confronta, non comunica e di nulla informa i suoi tifosi? Il cinese, speso come giovane alla ricerca dell’apprendimento della cultura locale e fervente tifoso, si è invece rivelato un freddo calcolatore, come copione imponeva per carità, ma almeno avrebbe potuto evitare di far credere sarebbe stato diversamente. Di certo noi dobbiamo accettare la realtà esistente, ed anche quindi che chi è proprietario faccia i propri interessi e, purtroppo per noi, come gli pare… Ma proprio nel rispetto dei ruoli di ciascuno, grazie alla Nord, che sempre ci onora e rappresenta! ".

Dino

"Il pesce puzza dalla testa e la CN69 ha indicato chi sia la testa. Io avevo più volte qui commentato della situazione e mi immagino che i post non siano stati pubblicati dalla redazione pur approvandone i contenuti. Se in Cina il PCC decide di prendere di petto la sfida globale lanciata loro dagli USA non dovrebbe consentire il fallimento degli Zhang, insolventi nei confronti di un fondo proprio statunitense, che li costringa a cedere in pegno l'Inter. Gli Zhang sperano che Pechino intervenga entro la scadenza e come? Suning era quasi fallita e le varie banche statali sono entrate nel capitale. Ora praticamente Suning è in mano al PCC e questo ritiene di aver salvato gli Zhang, il padre è parte del direttivo e probabilmente, non fosse stato così, avrebbe passato brutti momenti con tanto di rieducazione ai principi del partito. La partita si gioca sul piano psicologico. Lascerà il PCC gli Zhang al loro destino (fallimento) anche dell'Inter? Oppure interverrà iniettando liquidità per ripagare il fondo USA e non fare sfigurare la Cina? Nel primo caso, avremo una lenta agonia societaria dell'Inter fino al 2024 con annessi insuccessi sul campo e ripianamento deficit con vendita di migliori calciatori. Nel secondo caso, si potrà pensare di mantenere una certa competitività fino al 2024 per poi vendere l'Inter al miglior prezzo possibile contando che sia certo il via ai lavori nuovo stadio entro la scadenza dei prestiti Oaktree".

Fredrik

Sezione: Visti da Voi / Data: Lun 26 settembre 2022 alle 18:21
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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