"Il difetto di noi interisti, di noi italiani è quello di esaltarci per partite vinte contro squadrette che nel nostro campionato potrebbero ben figurare in serie minori. Certo, i neroazzurri hanno sconfitto i catalani ma ricordiamoci che il Barca non è quella squadra che ha dettato legge in Spagna e Europa con Messi, Iniesta e Xavi, tanto per citare i primi a mente. Il vero esame sarà contro la squadra tedesca, solo allora sapremo se la squadra di Inzaghi è finalmente cresciuta e pronta a imporsi, a gestire le partite e sottomettere qualsiasi avversario. Quindi non esaltiamoci e ricordiamoci di Firenze: non si possono subire tre gol se vuoi vincere una competizione. Le grandi squadre "uccidono" le partite e mettono la vittoria in tasca senza permettere agli avversari di rimontare. Certo le assenze hanno pesato oltre ad un inconcludente e irritante Correa. Il livello di gioco deve alzarsi, la squadra deve migliorarsi la mentalità deve essere sempre vincente. Bravi i giocatori a confrontarsi. Oramai vedo una squadra dove tutti sono meno egoisti, corrono senza palla, aiutano e giocano non per se stessi ma per i compagni. È solo questione di volere, il potenziale c'è. Amala sempre".
Barbara
"La squadra ha ripreso a macinare gioco e risultati. E ciò ovviamente ci rende felici Dopo l'ultima vittoria in champios, il Presidente Zangh si è lasciato andare... dichiarando che non venderà il club. Ma questa sarebbe una scelta scellerata tale da porterebbe il club in una situazione gravissima sia sul piano finanziario, sia su quello tecnico con un depotenziamento della rosa crescente e inarrestabile. Le ultime campagne acquisti sono state un disastro, con arrivi inutili e occasioni perse, il tutto per ragioni economiche. Questa estate non abbiamo avuto nemmeno la possibilità di prendere un giovane a 4 lire, perché al momento non abbiamo un soldo nemmeno per acquistare un gatto. Non possiamo sopravvivere basandoci solo sui miracoli di Marotta e Ausilio. Peraltro nell'ultima sessione di mercato, anche loro, costretti a gestire la rosa senza un soldo, hanno commesso errori incredibili. Non facciamoci ingannare dagli ultimi risultati. Per il bene del Club gli Zangh devono vendere e il prima possibile o il nostro destino sarà simile a quello del Sassuolo o dell'Udinese. L'Inter deve essere ceduta. Zangh out tutta la vita. Amala!".
Stefano
"Gentile Redazione, Ora che Lukaku ha riassaporato il terreno di gioco, quegli stessi appassionati che l'avevano bollato con troppa fretta ed improvvidamente come una "minestra riscaldata" dovrebbero impiegare meno di un amen per andare in brodo di giuggiole. Pure a prescindere da loro eventuali attitudini culinarie... Basterà pregustare altre prodezze del suo vasto repertorio dopo la ciliegina che ha sancito il poker nerazzurro contro i cechi del Viktoria Plzen. Lukaku è tornato finalmente: mancava solo che per convincere gli ultimi eventuali increduli si fosse dovuto avvicinare ad una delle telecamere di bordo campo per sbottare quel suo "minaccioso": "Te l'avevo detto, caxxo!" Ad onor del vero, il rientro ideale del belga è stato agevolato dalla prova quasi in surplace dei compagni che dopo la prima mezz'ora "di studio" hanno preso le misure agli avversari stordendoli prima con Mkhitaryan e poi con una doppietta di Dzeko, un bosniaco portatore sano, come l'anno scorso, della promozione agli ottavi di CL. Ed ora, come ritorsione minima, si dovrebbe aprire la caccia - idealmente, beninteso - a quello stormo di gufi e cornacchie che avranno inutilmente affollato la sala video del Camp Nou prima di Barça-Bayern. Con tanto di inviato speciale di Tuttosport delegato a fornire l'imperdibile resoconto su macumbe, fatture e spilloni approntati per (cercare di) sostenere la causa catalana contro le sorti nerazzurre. Ma gli appassionati di questi colori, per fortuna ed in attesa del sorteggio di lunedì 7 novembre, hanno già altro a cui pensare: tipo alla prossima sfida di campionato che dovrà continuare ad alimentare i propositi di rimonta. Sempre con un redivivo Inzaghi alla guida tecnica dei nerazzurri. Checché infatti ne abbia scritto un battutista da avanspettacolo di provincia - tal Massimo Gramellini sul Corriere.it del 25 ottobre in un articolo dedicato a "IL GUARDACOSTE" Salvini ("Nel Paurometro nazionale i migranti hanno perso tantissime posizioni: PER GLI INTERISTI VENGONO ADDIRITTURA DOPO SIMONE INZAGHI") - all'utenza nerazzurra continuano invece ad interessare ben altre graduatorie. Con buona pace del sedicente giornalista che, da buon mediocre - perdonate l'ossimoro - risulta conduttore pure di una trasmissione in RAI, bisognosa come non mai dell'annunciata (sic!) cura meritocratica di donna Giorgia... Ne vedremo delle belle! Tornando subito alla nostra Beneamata - ché è lei che ci interessa - toma toma, cacchia cacchia si ritrova già a metà del guado. Anche se - per far ricondurre la sua classifica ad una più corretta metafora di geografia fisica - occorrerebbe argomentare di vette da scalare più che di fiumi da attraversare... Fatto sta che all'indomani della sconfitta casalinga contro i giallorossi i nerazzurri erano precipitati in un dirupo profondo 38 punti, dato dalla somma dei vari distacchi dalle ben 8 squadre che li precedevano in graduatoria. Solo che nel volgere di appena 3 giornate di campionato, confortate da altrettante vittorie (di cui 2 maturate su campi storicamente ostici come Reggio Emilia e Firenze), è stata picconata quasi metà della distanza dalla vetta, peraltro scavalcando 2 delle battistrada (Juve e Sassuolo). Ora, infatti, il distacco dal vertice della classifica ammonta a "sole" 20 lunghezze totali. Con l'ulteriore prospettiva, però, di mettere subito a frutto il volano europeo costituito dall'accesso agli ottavi di CL - impronosticato da molti detrattori, se non disfattisti - nonché 2a medaglia continentale consecutiva del percorso di mister Inzaghi (a proposito: chissà quanto starà rosicando il despota salentino, suo predecessore sulla panchina nerazzurra). Anche se i prossimi scogli casalinghi contro 2 ex tripletisti ora sulla tolda delle navi doriana e bolognese (alias Stankovic e Thiago Motta) risulteranno, di sicuro, non meno impegnativi delle trasferte a Torino e Bergamo in calendario prima della pausa forzata causa mondiali qatarioti. Semprechè - a proposito di scogli - il capitano Inzaghi non s'inventi di peggiorare le cose emulando un cattivo esempio di navigazione come quello del vituperato comandante Schettino: tipo con improvvidi "INCHINI" a cotanti medagliati colleghi... Sennò poi la ritrovata CONCORDIA con la tifoseria nerazzurra e con la società (ufficialmente con quest'ultima mai venuta meno...) potrebbe COSTAre una nuova incrinatura delle relazioni... Nell'agognato percorso di rimonta, ai nerazzurri dovrebbero giovare di sicuro le scorie psicofisiche lasciate in eredità dalla sciagurata campagna europea dei gobbi e dall'imprevisto harakiri domestico degli orobici contro la Lazio. Nel senso che quelle trasferte dovrebbero apparire un po' meno insidiose, nonostante gli immancabili propositi di rivalsa di piemontesi e lombardi. La difesa nerazzurra, però, è diventata un problema serio e non più differibile perché continua ad imbarcare acqua lontano da San Siro. A tal punto da risultare oggi la peggiore in trasferta della Serie A (addirittura con 14 delle 17 reti totali subite) ed invece una delle migliori 4 in casa, al pari di Torino, Roma e Juventus (per le restanti 3 marcature). Paradossi da pazza Inter. Non stupiamoci allora se poi in TV pullulano certi personaggi che sull'argomento fanno sfoggio solo di pressapochismo se non di mera "ignoranza". Un fresco esempio? Basta aver appreso dalle news del Vs. sito di lunedì 24 quanto dichiarato da tal Marchisio alla DS, uno dei tanti feudi bianconeri in RAI. Il quale, con inescusabile nonchalance, domenica sera se ne era uscito con una pu**anata sui nerazzurri che non andrebbe perdonata nemmeno al più impresentabile degli opinionisti dei talk TV de noantri. Eccola, con malcelata accezione negativa: "La fase difensiva è cambiata sicuramente dall'arrivo di Simone Inzaghi (...)". Certo, come no: è cambiata così tanto dal biennio con Conte (allorché risultò la meno battuta in entrambe le stagioni) che nel campionato scorso - quello del debutto del tecnico piacentino evocato da Marchisio - la difesa nerazzurra era risultata la 2a meno perforata del torneo con appena 1 rete in più (32) rispetto alle 2 migliori retroguardie di Napoli e Milan (con 31). Poi le risultanze finora negative del campionato in corso dovranno essere riconsiderate per forza alla fine. Ora non si può quindi fare altro che aspettare - con curiosità mista a fastidio - l'attribuzione della paternità della prossima va**ata formulata contro i nerazzurri (ma pure i partenopei...) "a cura" di uno dei tanti opinionisti TV un tanto al kg. Chessó: potrebbe essere quella secondo la quale Napoli ed Inter sono state le uniche 2 squadre italiane a qualificarsi in anticipo per gli ottavi di Champions - addirittura i partenopei 2 turni prima, i nerazzurri, invece, come segno della congiuntura, solo uno... - perché erano capitate nei raggruppamenti che, di fatto, annoveravano le 2 cenerentole acclarate della fase a gironi. Nel senso che soltanto i Rangers di Glasgow (gruppo A) ed il Viktoria Plzen (gruppo C) hanno perso tutte le 5 gare fin qui disputate. Come se l'Ajax (girone A) ed il Barcellona (C) fossero diventate improvvisamente delle squadre materasso... Magari, rosicando di brutto per l'eliminazione della "sua" Juventus dalla CL, la suddetta paternità potrebbe alla fine assumersela "giusto" il compagno di Myrta Merlino: a tanto è scaduto quel Marco Tardelli "indimenticato" tecnico nerazzurro... Ossia un altro ex giocatore che presidia l'ennesimo fortilizio bianconero con le stimmate della TV di Stato: "90° minuto". Basterà aspettare, eventualmente, solo fino a domenica prossima...".
Orlando
"Ciaoooo!oggi mercoledi 26 ottobre 2022,dalle 18 e 45 alle 20 e 30 più o meno mi sono sentito tornare bambino quando mi raccontavano le incredibili gesta dei personaggi delle favole...e chi se lo aspettava un epilogo del genere dopo il responso dell urna UEFA?io sicuramente no,devo solo dire grazie ragazzi e a tutti i pazzi che hanno creduto più di me,bene anzi benissimo,poi aspetto la prossima,ma con un "occhio" diverso,meno preoccupato,e con il sottile piacere di vedere di nuovo in campo "A PAURA...90 AUM AUM CAPISCI A ME!Grazie e godiamoci questo momento poi si vedrà ANDIAMO COME CON IL VICTORIA SEMPRE (Comandante perdonami)".
Gianluca
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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