"Gentile redazione, vorrei esprimere una opinione circa l’episodio degli scontri ta ultras di Roma e Napoli sull'Autostrada del Sole, allargandola poi ai cori allo stadio. È ormai consuetudine da anni il rischio di trovarsi, proprio malgrado, coinvolti in vere e proprie azioni di guerriglia tra “tifosi” nelle aree di sosta autostradali, e francamente ne ho piene le tasche di chiunque non dica la vera verità: nessuno tutela la povera gente perbene, solo un sacco di belle parole a cui fa puntualmente seguito da parte di TUTTI coloro che potrebbero e dovrebbero tutelarci IL NIENTE PIÙ ASSOLUTO. Chiacchere e distintivo come diceva Al Capone a Eliot Ness nel film Gli intoccabili. Quindi, smettiamola di concentrarsi su poche centinaia di violenti deficenti e mettiamo nel mirino della critica chi è pagato per proteggerci da essi! Circa invece i cori allo stadio. Anche in questo caso trovo che si faccia solo sterile propaganda politicamente corretta andando ad “origliare” le voci delle curve… quello che dovrebbe contare è solo e soltanto NIENTE VIOLENZA FISICA tutti il resto, come diceva il grande Califfo, È NOIA! Noia che serve anche in questo caso a spostare l’attenzione da ciò che invece sarebbe fondamentale: se alzi un dito verso altri te lo stacco, ma la parola deve essere libera. Porre limiti bacchettoni su cosa sia o non sia violenza verbale è a mio parere una indebita ingerenza verso quella che deve restare invece una libertà individuale insopprimibile. Sono il primo a volere che gli stadi diventino luogo sicuro per chiunque, ma non sopporto questa moda che mira a farci diventare tutti dei tifosi “all’americana”…".

Dino

"Dopo la beffa col Monza è opportuno fare delle considerazioni senza farsi influenzare dal tifo. La prima è una domanda, fin quando resisterà Marotta all'Inter? Finora è riuscito ad isolare la squadra dalle vicende societarie ma d'ora in poi si giocherà a carte scoperte. Il mancato rinnovo di Skriniar renderà palese che Zhang sarà costretto a stringere ulteriormente i cordoni della borsa. Dunfries ha la testa al mercato e sarà sacrificato per ottenere il bilancio positivo di quei famosi 60 milioni richiesto dal cinese. Io Skriniar, a 50 milioni lo avrei venduto ed avrei preso Milenkovic ma Marotta non ha avuto nessuna libertà di manovra, colpa l'esborso per il prestito e stipendio per Lukako (chi?) ed è rimasto col cerino acceso un mano. La seconda considerazione, Inzaghi non è Conte, ed avrà avallato di tutto della dirigenza. Dopo lo scudetto perso malamente non è riuscito a dare continuità di mentalità e di gioco. Non potrà esser difeso a lungo senza trofei in bacheca. Simone ha incrociato le dita sperando di non avere tanti infortuni nella rosa come hanno avuto altre squadre prima (vedi Juve e Milan) ma ora sembra che l'usata dei pochi centrocampisti sempre in campo chiede il conto. Mi viene da ridere, per non piangere, se la tifoseria si fa ingannare dalle voci di mercato di gennaio che accostano l'Inter a questo e quel giocatore. Sarà solo mercato di parametri zero e nemmeno per quelli più ambiti, non ci sono soldi per i contratti di un certo livello e poi si spera che Lukako venga rispedito al mittente e risparmiare i soldi per prendere Thurman ma la vedo dura. Di giovani promettenti promesse, vedi Alcatraz, ce li scippano o la Premier o i portoghesi che hanno conti a posto e possono fare l'azzardo per poi rivendere a dieci volte tanto (Enzo Fernandez). Quello che preoccupa è l'andazzo della squadra che ha capito che senza una nuova proprietà si vivacchierà nel limbo del "vorrei ma non posso". Non tutti hanno la testa del Toro ed anche lui, prima o poi si stancherà. Occhio al quarto posto in campionato ed agli ottavi col Porto in CL".

Fredrik

"Se sento o leggo ancora una volta che l'Inter e' "la più attrezzata" e quindi per questo la favorita per lo scudetto mi arrabbio davvero, e sto usando il massimo dell' eufemismo possibile.Quando dopo i tre titolarissimi il più forte e' considerato Mkitarian, e dalla panchina la prima scelta del nostro mister e' Gagliardini, sostenere questa tesi non può che essere una grossa presa per i fondelli (Ancora eufemismi...). Mi limito a parlare del centrocampo in quanto si parla di valori assoluti, il discorso si allarga prendendo in considerazione gli altri ruoli. nell'ordine: Capitolo portiere: e qui mi rivolgo alla stampa: "Onana para solo il parabile come Handanovic" , "se lo avesse fatto Handanovic" "la difesa prende lo stesso numero di gol, come con Handanovic", scritto non da tifoserie o siti di parte, ma dalle cosiddette grandi firme! Signori grandi firme,tra tutte le cretinate che scrivete dimenticate un particolare: con Handanovic si sono perse partite per suoi grossolani errori, sia in questo campionato che, molto più grave, in quello passato, con Onana, fino ad oggi, non è successo, e' un concetto così complicato da capire? E passiamo alle cose di casa nostra. Difesa, centrocampo e attacco: denominatore comune: le scelte tecniche, che poi compromettono pesantemente il lato emotivo e psicologico dei calciatori.Faccio un esempio: qualsiasi giocatore può attraversare un periodo poco brillante, più o meno duraturo, ma che il miglior centrale del campionato di due anni fa, e uno dei migliori dell'anno scorso, sia passato al ruolo di panchinaro, e per di più a favore di Acerbi, che non mi risulta essere un campione ne tantomeno una promessa, mi suscita non poche perplessità sull'abilità di gestire i giocatori da parte dell'allenatore, sia dal punto di vista tecnico, e ancora e molto di più dal punto di vista psicologico. Perdere De Vrji a zero sarebbe una responsabilità tutta sua, rivederlo altrove ai suoi abituali livelli, un grande dispiacere per noi interisti. Stesso ottimo lavoro che sta facendo con Asslani, che normalmente fa giocare per otto/dieci minuti e al quale, preferendogli il più delle volte Gagliardini, che andrà via, gli manda il messaggio che lo fa entrare quando proprio non ne può fare a meno, come domenica a Monza. O Bellanova, anche lui terza scelta, che non si capisce perché sia stato preso. E Gosens? Vero e' che ha avuto un approccio negativo, ma già da qualche settimana si capisce che si potrebbe rivedere il giocatore dell'Atalanta, se solo giocasse più di dieci minuti a partita. E ricordo che Inzaghi lo faceva giocare nei tre di difesa, grazie mister Mancini ... A niente serve la certezza che gli impegni dei prossimi mesi non si potranno affrontare con tredici/quattordici giocatori, e quello che fa molta rabbia e' vedere quanto diversamente si stiano comportando le altre squadre, dove ruotano molti più giocatori, soprattutto giovani, ai quali si capisce di dare tanta fiducia che rimane sempre l'arma più efficace per farli sentire parte della squadra e, conseguentemente, riceverne buone prestazioni. Chalanoglu e Barella hanno problemi fisici? E' la logica conseguenza, e continuando su questa linea (coppa Italia a parte che non fa testo) sarà purtroppo la regola perché a pallone non sono arrivati i robot, giocano ancora ragazzi di carne, ossa e muscoli".

Raita

"La realtà è semplice: abbiamo la squadra più forte da tre anni e da due facciamo beneficenza a tutti. L'anno scorso ho creduto in Inzaghi e nel suo bellissimo gioco, ma ora mi rendo conto che è stato solo tempo perso. Uno scudetto regalato, un altro a cui non stiamo partecipando già a gennaio, e poi, soprattutto: squadra senza motivazioni e senza carattere, paura nella gestione e nell'osare, giovani che non giocano se non in emergenza (Asslani doveva giocare molto di più), cambi ridicoli per ammonizioni o schemi scolpiti nella roccia, giocatori inutili su cui si punta con regolarità (possibile che Gagliardini abbia giocato molto più di Asslani?). Magari arriveranno una supercoppa o una coppa Italia e ci sentiremo dire dall'allenatore che lui porta trofei... Per favore, basta così, non sprechiamo anche il prossimo anno".

Tonino

Sezione: Visti da Voi / Data: Mar 10 gennaio 2023 alle 18:02
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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