Il botta e risposta tra Lautaro e Calhanoglu, con le comparsate di Marotta e Thuram, rischia di lasciare segni indelebili nell'Inter anche a livello di mercato. "Marotta ha spiegato come l’obiettivo di Lautaro fosse Calha. Ma non si sbaglia nel credere che le mire dell’argentino fossero più ampie - spiega la Gazzetta -. Anche rivolte a quei giocatori che al Mondiale non hanno dimostrato una voglia matta di riscatto post Monaco: una certa indolenza di Thuram è sfuggita a pochi in casa nerazzurra. E c’è pure chi vi ha letto il profilo di Dumfries".

Al di là di tutto, Chivu, appoggiato proprio dal presidente, ha voluto un faccia a faccia prima della ripartenza per l'Italia. Quando si tornerà ad Appiano, intorno al 20 luglio, Cristian vuole che tutti remino nella stessa direzione.

Secondo la Gazzetta dello Sport, la volontà è quella di rispettare i ruoli: Lautaro ha spiazzato tutti per i tempi (non per il contenuto, condiviso interamente) delle sue dichiarazioni, ma l’argentino resta pur sempre una guida riconosciuta, nonostante la tempesta nel suo spogliatoio sia diventata pubblica. Era necessario vuotare il sacco e guardarsi negli occhi. "La riunione con l’intera squadra è diventata immediatamente un confronto a viso aperto: Chivu ha voluto e ottenuto un chiarimento collettivo e non solo tra Thuram e Lautaro. Nello specifico, diversi senatori del gruppo hanno preso la parola e sono andati a fondo su questo complicato momento, cercando una sintesi per andare avanti - si legge -. Alla fine, il risultato è stato definito “costruttivo” dal club. Questo summit arrangiato a Charlotte Uptown ha comunque raffreddato i bollori, dopo le isterie successive alla caduta col Fluminense, tra parole rabbiose dette ai microfoni e segni sdegnati ben visibili lasciati sui social. Eppure, è solo il primo passo di una più larga operazione diplomatica e tecnica: Chivu ha iniziato giustamente a medicare subito, ma l’ultimo mese e mezzo nerazzurro è stato un esercizio estremo di sopravvivenza, che ha lasciato inevitabilmente ferite nella carne, ben in profondità".

Servirà tempo, pazienza, collaborazione tra tutte le anime per sanarle del tutto. La leadership è, comunque, salda in mano al tecnico, apprezzato per la schiettezza anche ieri nel faccia a faccia e sostenuto in toto dalla società. E magari, le vacanze aiuteranno a smussare gli angoli, riordinare le idee e, soprattutto, far riposare nervi e muscoli. Chi non vuole restare sarà accompagnato alla porta dagli stessi dirigenti, ma occorrerà più accortezza nelle dichiarazioni intorno: Lautaro, sanguigno e generoso, è solo al secondo anno nel ruolo complicato di capitano. 

Sezione: Focus / Data: Mer 02 luglio 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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