Analisi di Tuttosport sul momento d Romelu Lukaku, sempre prezioso e generoso, capace di costruirsi occasioni dal nulla, ma anche meno lucido del solito. "Il centravanti è tra le vittime illustri del tour de force a cui è stata costretta l’Inter per assenza di alternative - spiega TS -. Un suo vice - a dire il vero - non c’è mai stato (scelta, quella del club, mai condivisa da Conte), ma se Alexis Sanchez non si fosse fatto male, Martinez avrebbe potuto giocare al posto del belga con il Niño Maravilla ad affiancarlo. Invece Lukaku ha sempre giocato e, soltanto nell’ultima tranche di stagione post-Nazionali, dal 23 novembre (Torino-Inter) al 15 dicembre (Fiorentina-Inter) ha disputato sei partite filate tra campionato e Champions accumulando fatica fisica e pure mentale, visto il dispendio che hanno portato le due gare di Coppa a Praga e a San Siro con il Barcellona. Non è un caso che la mira di Lukaku si sia appannata proprio nella coda di questo tour de force (col Barça, un gol l’ha comunque fatto), anche perché Conte richiede un grande lavoro ai suoi attaccanti nel pressare gli avversari e nell’aprire il gioco per le mezzali. E in questo, il belga si è sempre distinto per generosità a differenza di chi l’aveva preceduto nel ruolo". 

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 19 dicembre 2019 alle 09:40 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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