Nel giorno in cui l'Italia si gioca l'accesso a Qatar 2022, la Gazzetta dello Sport affida un'analisi della situazione a Totò Schillaci, cannoniere delle "Notti magiche" 1990. "Non avrei scommesso una lira in estate sulla vittoria dell’Europeo, ma l’Italia è questa: quando si trova nelle difficoltà, tira fuori l’orgoglio - dice - Nessuno si sarebbe aspettato di vedere l’Italia costretta agli spareggi, in molti già ci vedevano già in Qatar. C’è da combattere e soffrire per arrivare ai Mondiali: non sarà facile, ma non lo sarà neanche per le nostre avversarie. C’è speranza e convinzione, anche perché fallire la qualificazione per il secondo mondiale consecutivo sarebbe un disastro. Ce la siamo incasinata noi, avevamo le carte per arrivare diretti al Mondiale".

Fondamentale sarà ritrovare la vena realizzativa, particolarmente quella degli attaccanti. "Oggi purtroppo in Italia ci sono pochissimi attaccanti, poche alternative. Se andiamo a vedere il nostro campionato, i top club sono pieni di giocatori stranieri. Il calcio è cambiato, ora si gioca pure senza attaccanti veri. Il centravanti d’area di rigore, il 9 di un tempo, non esiste più. Ora gli attaccanti difendono, pressano, costruiscono e a volte non entrano nemmeno in area. Io mi auguro che giovani di grande prospettiva come Raspadori e Scamacca riescano a giocare sempre con continuità per imporsi a grandi livelli", dice ancora Schillaci.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 24 marzo 2022 alle 11:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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