Arrivano elogi sperticati da parte di Arrigo Sacchi al lavoro di Roberto Mancini con la nazionale azzurra. E dall'ex c.t. anche un paragone con le squadre di club, giudicate non altrettanto progressiste nell'idea di gioco. "Gli Azzurri vincono, convincono e divertono: escono tra gli applausi del pubblico bosniaco ammirato dalla padronanza, dalla bellezza e dalla qualità del gioco espresso dalla nostra squadra - sottolinea Sacchi sulla Gazzetta dello Sport -. Mancini aveva ereditato una Nazionale che dopo tantissimi anni non si era qualificata per il Mondiale e per di più con un campionato di Serie A stracolmo di calciatori stranieri: il pessimismo dilagava. Il lavoro compiuto da Roberto e dai suoi ragazzi era difficilmente immaginabile: oggi gli azzurri sono gli apripista verso il futuro, un esempio positivo, coraggioso e di merito per il nostro campionato. Mancio è l’ideatore, le sue scelte sono ricche di competenze ed ottimismo, rifuggono da un football difensivo, tattico, costipato e noioso. Gli azzurri lo seguono con entusiasmo e generosità diventando ogni giorno più bravi e convincenti. Tutti partecipano al gioco, tutti si sentono più forti, tutti danno tutto con generosità e impegno massimo, anche quelli che nei loro club non sempre praticano questi valori. La Nazionale sta diventando il vero leader, un esempio per un campionato dove i club stentano ad evolversi. Cosa insolita che sia la Nazionale, con il poco tempo a disposizione, un esempio d’innovazione ed organicità. L’inserimento dei giovani è facilitato dall’euforia, dalla collaborazione e dalla chiarezza d’idee di tutto l’ambiente".

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Sezione: Rassegna / Data: Dom 17 novembre 2019 alle 09:36 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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