Voti altalenanti, un po' come la partita dell'Inter, anche su Tuttosport. Il quotidiano torinese rende merito a Kovacic e punisce in particolare Dodò e Guarin. Esperimento fallito per Mancini.

HANDANOVIC 5.5 Su entrambi i gol non appare un mostro di reattività. 
D'AMBROSIO 6 Primo tempo di grande sofferenza, nella ripresa lievita e fornisce a Palacio l'assist del 2-2. Campagnaro (46' st) ng . 
RANOCCHIA 5.5 Il capitano affonda insieme a tutta la difesa (emblematica, in tal caso, l'azione dell'1-0). Balbettante pure in fase di impostazione anche se nel finale, prova comunque a suonare la carica. 
JUAN JESUS 5 Un paio di chiusure non lavano le incertezze sui gol: grave soprattutto la colpa sul 2-0 quando permette a Felipe Anderson di rientrare sul destro, il suo piede prediletto. 
DODO' 4 E' evidentemente in confusione anche per colpe non sue. La sostituzione all'ultimo minuto del primo tempo è un'inutile umiliazione. E lui, giustamente, si arrabbia. Medel (45' pt) 6.5 Con il suo ingresso in campo, l'Inter acquista un senso compiuto. 
GUARIN 4.5 Solito arruffone: gioca un'infinità di palloni ma ne sbaglia moltissimi ,però, nel primo tempo, è l'unico che prova a impensierire Marchetti. I fischi assordanti dei loggionisti non lo aiutano: infatti, alla lunga, va in tilt. Alla sostituzione, applaude ironicamente i tifosi: antipasto dell'addio?Bonazzoli (31' st) 6.5 Mostra classe e personalità. Promosso. 
KUZMANOVIC 6 Si piazza tra i centrali a distribuire palloni. 
KOVACIC 7 E' l'unico, anche nel primo tempo, che prova a dare un po' di pepe alla manovra verticalizzando il gioco. Rianima San Siro con un destro al volo da urlo (4° gol in campionato). 
PALACIO 6.5 Dalla Lazio... Alla Lazio. Come d'incanto, dopo 225 giorni, spezza l'incantesimo. Un gol che può sbloccarlo. 
ICARDI 5.5 Passa il primo tempo ad attendere un pallone buono invano e, alla fine, se la prende con Kovacic (i due, nella ripresa, non si passano mai la palla). L'unica occasione gli capita tra i piedi al 13' del secondo tempo, ma sbaglia. 
NAGATOMO 5 Parte, con esiti disastrosi, nel tridente. Anche quando torna al suo ruolo naturale non incide. 
ALL. MANCINI 5 Cestina il rombo a favore di un 4-3-3 piazzando binario mancino Dodò e Nagatomo: esperimento che naufraga dopo un paio di minuti in cui la squadra pare non avere né capo né coda. Passa al 4-4-2 poi, inserendo Medel, torna al rombo. E arriva pure una rimonta da film. 

 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 22 dicembre 2014 alle 09:30 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print