Più 'cattivo' con i nerazzurri nelle sue pagelle Tuttosport rispetto agli altri quotidiani: tantissime insufficienze, si salvano in pochi.

HANDANOVIC 6 Bravo su Perez (9' pt) e Griezmann (14' st) nelle uniche occasioni in cui viene chiamato in causa.  
GODIN 5.5 Perez gli sguscia via sulla prima occasione creata dal Barcellona. E sul gol è lui che, nel tentativo di contrastare Vidal, consegna palla all’attaccante del Barça.  
DE VRIJ 6 Sulla rete blaugrana lascia aperto il pertugio dove Griezmann infila il pallone, unica sbavatura della sua gara in cui si fa apprezzare anche per un paio di lancioni ben calibrati per gli attaccanti. 
SKRINIAR 5.5 Ha sulla coscienza il raddoppio del Barça. 
D’AMBROSIO 6 Nel primo tempo è l’attaccante più pericoloso dell’Inter: male - coi piedi - quando calcia alle stelle dopo 5'; meglio al 37' quando, sul cross di Lukaku si avvita bene ma colpisce mandando la palla a lato. In fase difensiva è inappuntabile. Politano (30' st) 5 Inconcludente. 
VECINO 5.5 Nel primo tempo non riesce a imporre la sua fisicità mentre nel secondo è sempre nel vivo delle azioni pericolose prodotte dall’Inter.  
BROZOVIC 5.5 Le sue doti da palleggiatore vengono eclissate dalla maestria degli avversari. Però si sfianca nel pressing e dà copertura ai centrali. 
BORJA VALERO 6 Stavolta, dopo lo scoramento seguito al gol del Barça, qualche fischio lo piglia lui. Atteggiamento un filo ingeneroso quello del pubblico considerato che, fino a un mese fa, lo spagnolo non aveva mai messo piede in campo. La sua non è una notte facile, però dà tutto quello che ha, contro avversari che vanno a un’altra andatura e offre a D’Ambrosio e Lukaku due palloni d’oro. Esposito (32' st) 5.5 Non incide. 
BIRAGHI 5 Non produce nulla di interessante. Lazaro (23' st) 5 Sbaglia più di un pallone. 
LUKAKU 5 Per il gol deve offrire un caffè a Martinez, mentre nella ripresa sciupa due occasionissime davanti a Neto, il che condiziona pesantemente la valutazione della sua gara. 
MARTINEZ 7 Conferma al Barça i tanti buoni motivi per cui può diventare l’erede di Luis Suarez (da urlo il “sombrero” a Lenglet a metà secondo tempo). È un aspide per i centrali blaugrana, regala un assist d’oro a Lukaku e impegna Neto. Gran partita.  
ALL. CONTE 6 Le prova davvero tutte, compreso il 3-4-1-2 con Esposito trequartista e Politano a tutta fascia ma il miracolo non riesce. 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 11 dicembre 2019 alle 10:01 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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