Gagliardini, Calhanoglu e Correa sono le tre insufficienze del Corriere dello Sport per l'Inter il giorno dopo il 2-0 netto alla Roma. Tante valutazioni positive tra i nerazzurri.

S. Inzaghi (all.) 6,5  La sua Inter parte lenta e abbottonata, all’inizio sembra quasi giocare per il pareggio, ma ha il motore diesel e quando s’accende dimostra di avere una cilindrata superiore. I cambi sono giusti, in particolare quello di Lautaro quando la Roma è stanca. Arriva all’euroderby di Champions con 4 vittorie di fila in campionato.  
Onana 7  Fa due parate mostruose, una per tempo. Pizzica la palla che gira come una trottola dopo il tiro di Pellegrini e la deviazione di Bastoni, vola come un gatto sul tiro ravvicinato di Ibañez. Quando conta, lui c’è. 
Darmian 6 Preciso, senza sbavature. Partita matura e coraggiosa, che chiude da esterno sinistro. 
Acerbi 7 Confermato al centro della linea a tre, come leader del reparto si trova a meraviglia. Annulla Belotti e previene sul nascere diversi pericoli. 
Bastoni 6,5 Anticipatore seriale e compulsivo, si propone anche in zona offensiva e gioca più palloni di un centrocampista.  
Dumfries 6,5 Padrone della fascia, controlla Spinazzola e lo spaventa ogni volta che attacca. A un certo punto dà la sensazione di gestire le energie in vista della Champions e Inzaghi lo toglie per evitare rischi. 
Bellanova (15’ st) 6 Scelta conservativa che tutto sommato paga. 
Barella 6,5 Come una zanzara in una calda notte d’estate: lo senti anche quando non lo vedi, punge di qua e poi te lo ritrovi dall’altra parte del campo a metterci il piede, la gamba, il cuore e la tigna.  
Gagliardini (37’ st) 5,5 Entra e la prima cosa che fa è prendersi un giallo, non il massimo.  
Brozovic 7 Ha il colpito di andare a prendere alto Matic, ma anche quello di liberarsi da Pellegrini che lo marca stretto. Nel primo tempo il capitano della Roma lo perde una sola volta e lui inventa il filtrante verso Dumfries dal quale nasce il gol dello 0-1. Nella ripresa ha più spazio e comincia a disegnare calcio. 
Calhanoglu 5,5 Avrebbe il compito di farsi trovare dai compagni quando Brozovic è placcato, eppure gioca a nascondino. Cresce nel secondo tempo quando la sua 200ª partita in A diventa meno tattica, ma sono più i palloni persi che le giocate.  
Mkhitaryan (26’ st) 6 Inzaghi gli chiede di dare una mano in fase difensiva e lui esegue, con l’umiltà del campione. 
Dimarco 7  Il sesto gol della sua stagione è un appuntamento col destino: segue l’azione, taglia l’area, sa che il pallone arriverà proprio in quel posto e si fa trovare pronto. Ha il merito di stappare una partita chiusissima come una bottiglia di spumante a Capodanno. Zalewski non lo tiene quasi mai. 
De Vrij (26’ st) 6 Un cambio di qualità per rinforzare gli argini nella fase finale della partita. 
Lukaku 6,5 Sfianca i difensori, li prende a sportellate, li logora mentalmente e fisicamente; poi alla prima occasione utile segna il gol che uccide la partita. Big Rom è tornato per restare.  
Correa 5 Si muove tanto tra le linee, ma il suo è un girovagare spesso a vuoto. Un lampo nel secondo tempo, ma per la fretta spreca un contropiede prezioso. 
Lautaro (15’ st) 6,5 Ultimamente ha il tocco magico: il primo pallone della sua partita diventa l’assist per il gol di Lukaku, il secondo finisce sulla traversa. 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 07 maggio 2023 alle 09:40
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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