Il calcio in Italia potrà ripartire? Giovanni Malagò, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, risponde: "Non c'è una verità. Capisco chi dice che sarebbe bello giocare al più presto per finire il campionato. Poi però leggo le ragioni di presidenti che preferirebbero pensare già alla prossima stagione e non me la sento di dargli torto - dice il numero uno del Coni -. Il calcio a porte chiuse, con 40 gradi all'ombra con 2 o 3 partite alla settimana... Al momento non la vedo facile, ma capisco chi vuole provarci. Sto constatando, però, che uno dopo l'altro i campionati degli sporti di squadra stanno chiudendo".

Per Gravina si riprenderà a giocare entro il 20 maggio.
"È una possibilità. Ma oggi nessuno può saperlo per certo".

Tampone per tutti prima di ripartire?
"Per forza! Un eventuale positivo bloccherebbe tutto di nuovo. E attenzione, perché se potranno farlo i calciatori dovranno poterlo fare tutti, altrimenti chi arginerà le polemiche?".

Per attutire il danno economico, si potrà chiedere uno stop al divieto di spot sulle scommesse?
"Ero da sempre contrario a questa misura. Siamo l'unico Paese al mondo con questi divieti. E ci confrontiamo con nazionali che crescono anche grazie a quegli investimenti. Insistere col diveto è accanimento terapeutico". 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 03 aprile 2020 alle 09:11 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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