Oggi la Gazzetta dello Sport tesse le lodi di Lele Oriali, l'uomo di raccordo più importante tra l'Inter che era e quella che è, sia in campo che fuori. Come sottolinea il quotidiano milanese, Oriali è stato il simbolo dei nerazzurri da giocatore, ha vinto tanto anche da dirigente e adesso vuole continuare a farlo nel nuovo corso targato Antonio Conte, con il quale, dopo l'esperienza in Nazionale, è tornato ad Appiano nell'estate del 2019 dopo i successi con Roberto Mancini e José Mourinho. "Non è un caso che il binomio, con la benedizione di Marotta, si sia ricomposto in nerazzurro - scrive la rosea -. Oriali ha giocato un ruolo decisivo nell’inserimento nel mondo Inter del tecnico: non che sia servito molto tempo, ad Antonio, ma un paio di coordinate giuste da Lele le ha avute. È il primo riferimento dei calciatori, dei quali raccogli sfoghi, confidenze, dubbi. Fa da filtro, in fondo gli capitava pure da giocatore: alle orecchie di Conte o a quelle della società arriva solo il nocciolo della questione". Se scudetto sarà, sarà anche lo scudetto di Oriali.

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 16 aprile 2021 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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