A due settimane dall'esordio in campionato contro il Torino l'Inter di Cristian Chivu sta dando indicazioni diverse rispetto al Mondiale per Club, dove il romeno ha evitato di stravolgere il contesto. Ora la nuova direzione tecnica si vede maggiormente e il contraccolpo della finale di Champions è stato superato, evidenzia il Corriere dello Sport. La grinta e il carattere sono quelli tipici di Chivu e il gruppo nerazzurro non si è mai disunito di fronte alla doppia difficoltà causata dallo svantaggio a freddo e dall'espulsione di Calhanoglu dopo poco più di mezz'ora. Un aspetto significativo è che, come si è visto a Monaco e non avveniva da un paio di anni, "adesso l’Inter ha un attacco completo con più alternative di gioco. Non è soltanto una questione di gol, ma anche di occasioni prodotte e minacce concrete in area di rigore. La rete decisiva di Bonny ha confermato che il colpo è stato azzeccato mentre il giovane Pio Esposito si è fatto notare per aver vinto tutti i duelli ingaggiati con gli avversari. In più c’è la solita certezza, ossia capitan Lautaro".

Inoltre, non esiste più un unico dogma tattico, perché la squadra può avere diverse varianti e passare anche alla difesa a quattro in caso di necessità: "Dal centrocampo in su c’è licenza di svariare e se prima si andava molto sugli esterni adesso si prova a saltare l’uomo, puntando sul cambio di passo (in attesa che tornino anche Frattesi e Zielinski). A questo proposito la menzione speciale va a Sucic, già lanciato nel futuro nelle vesti di nuovo Mkhitaryan".  

Chiaramente non ci sono solo buone notizie, qualche correttivo va ancora apportato soprattutto in difesa dove la tenuta non sembra ai massimi livelli: "Acerbi e De Vrij al centro potrebbero non bastare, ma anche come braccetti sia Pavard sia Bisseck dovranno dare maggiori garanzie in marcatura rispetto all’anno scorso. Un rinforzo potrà tornare utile. Lo schermo davanti alla difesa potrebbe essere l’alternativa alla regia di Calhanoglu, ammesso che Chivu voglia affrancarsi dal faro delle ultime stagioni. Infine tra chi dovrà crescere in fretta c’è Thuram, costretto ancora a inseguire rispetto ai compagni e non proprio a suo agio quando deve allargarsi per fare spazio agli incursori". 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 10 agosto 2025 alle 09:46
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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