La Gazzetta dello Sport critica senza mezze misure la scelta di Mancini di schierare contemporaneamente Medel e Melo. "A inizio gara, quando si è mangiata palle-gol come ciliegie, l’Inter ci ha provato allargando il gioco. Ma quando il Genoa le ha preso le misure sono emersi i limiti di una mediana monocorde - si legge -. Soprattutto se col passare dei minuti si sono sgonfiati pure Perisic e Brozovic. Ecco che nella notte in cui la Roma si rialza aggrappandosi a Totti, che giocherà su una gamba sola ma trasuda qualità da ogni poro, l’Inter si riscopre incompiuta. E fuori da quella Champions che avrebbe cambiato tanti scenari. Resta la sensazione di un’occasione colossale gettata al vento. E che, al di là degli episodi genovesi che nemmeno stavolta hanno detto bene, la madre di tutti gli errori sia stato non capire che per vincere le partite serve chi crei il gioco. Mentre a Gasp ieri è bastato l’onesto Tachtsidis, l’Inter non ha preso un regista in estate e nemmeno a gennaio. In compenso - malgrado fosse partito pure Guarin - è arrivato Eder. Ottavo attaccante di una rosa sbilanciata".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 21 aprile 2016 alle 10:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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