"Al di là del nuovo di look, in questi cinque mesi tantissime cose sono cambiate intorno a Icardi". Lo si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport: "Intanto la partecipazione al gioco. Allo Scida in aprile il killer d’area lo fece Diego Falcinelli da Marsciano, mentre l’interista si meritò un 4 in pagella da peggiore in campo anche perché toccò appena 18 palloni (anche Handanovic ne aveva visti di più), senza subire nemmeno un fallo. Una resa coerente con quella dei compagni, che persa la prospettiva Champions si squagliarono al sole di Calabria. Mauro ora invece si batte come un leone, sorride e festeggia sulle spalle di quel Perisic con cui qualche mese fa l’intesa calcistica e il feeling in generale non erano certo al top. L’ex Samp continua a fare quello per cui è nato, segnare, ma soprattutto ora lotta, rincula, si rompe anche il «labbrino» (cit. Spalletti) all’Olimpico immolandosi sul tracciante di Kolarov per poi ripartire in contropiede. Tra invidie da rinnovo e fascia «prematura», un anno fa non era amatissimo nello spogliatoio. Ora si è guadagnato i gradi e l’unico attrito col mondo Inter rimane quello con la Curva per l’autobiografia. Gli ultrà ne hanno fatto una questione di principio. Lui si concentra sul campo. Prima o poi anche questo mondo di Mauro verrà ribaltato".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 16 settembre 2017 alle 09:29 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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