"Certo che si gioca troppo. I club ne hanno bisogno per pagare stipendi e premi. Però siamo arrivati al limite…". Apre così la sua lunga intervista alla Gazzetta dello Sport il numero uno della UEFA, Aleksander Ceferin. "Tutti vogliono più partite di coppa. Nessuno rinuncia a niente". 

Tra Uefa e i tre presidenti di Superlega non c’è dialogo.
"Con Agnelli niente. Ho incontrato Perez e ho rispettato il protocollo. Non posso pretendere che l’Uefa sia mia proprietà. In finale a Parigi eravamo accanto, mi sono congratulato, ma questo è tutto". 

Ipotesi uno: per la Corte Ue la posizione Uefa è legittima. Due: è un monopolio. Cosa succede?
"Intanto non è mai un monopolio. Uno è libero di essere o meno nell’Uefa. Può partecipare alle nostre coppe, oppure organizzarsi le sue, ma allora è logico che non giochi le nostre, no? Quale che sia la decisione della Corte, non cambia niente: il progetto è morto perché nessuno vuole partecipare. Vedo solo tre persone arrabbiate con tutti, che portano tutti in tribunale, ma ormai è finita". 

Intanto c’è la nuova Champions dal 2024: un gruppo, 36 squadre. E polemiche. Perché sarebbe più bella?
"Oggi, dopo il sorteggio, si può già dire chi andrà agli ottavi. In futuro, le grandi giocheranno più partite contro altre big, le piccole avranno più chance di qualificarsi, il gruppo sarà combattuto fino alla fine. Sarà spettacolare, il 2024 è domani".

La Roma ha sollevato la Conference, il torneo più “inutile” che ci sia…
Certi “geni” dicevano: “Perché questa coppa inutile!”. Quando s’è visto che Roma e Feyenoord erano da finale di Europa League, gli stessi “geni” hanno protestato perché la finale era in uno stadio piccolo… Un genio vero, José Mourinho, era commosso quando l’ho sentito".

La Roma vince la Conference, l’Italia l’Europeo, ma niente Mondiale: siamo pazzi o cosa?
"No, è che il calcio europeo è più equilibrato. Gli infortuni, la condizione, un errore, e sei fuori. Qualificarsi è dura: l’Italia ha tirato cinquanta volte, la Macedonia del Nord uno. Ma rinascerete presto".

L’Euro 2032 è a rischio?
"Non c’è uno stadio che possa ospitare una finale di Champions. Incredibile. La Turchia è un rivale forte. Ho parlato tanto con Gabriele (Gravina, ndr), ma credo che anche governo e municipalità abbiano capito il valore di un Europeo. Sugli stadi servono garanzie forti prima".

Il nuovo Fair Play sarà un problema per i nostri club.
"Alcuni hanno problemi gravi. Ma non vogliamo ucciderli. Se presentano piani sostenibili, li aiuteremo in tutti i modi. La cosa importante è che non puoi spendere più del 70% dei ricavi per stipendi, commissioni e mercato. Il vecchio sistema ha annullato le perdite, questo punta a competitive balance e sostenibilità. Sono ottimista".

Presidenziali nel 2023: altri quattro anni di stress?
"Mi ricandido, ho già ricevuto 48 lettere di appoggio su 55 federazioni in una settimana».

Sezione: Rassegna / Data: Sab 25 giugno 2022 alle 11:55
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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