Il senso si può racchiudere negli slogan di apertura di stagione. “Testa bassa e pedalare”, il calcio di Antonio Conte. “Testa alta e giocare”, il calcio di Marco Giampaolo. Il Corriere dello Sport parte da questo concetto per mettere in luce la contrapposizione calcistica del derby di stasera, come lo è stata alla fine degli anni Ottanta fra Sacchi e Trapattoni.

"Il derby arriva in un periodo di profonde riflessioni su entrambe le sponde - analizza il quotidiano -. Siamo appena all’inizio, ma a Milano già si interrogano: perché l’Inter, che nelle amichevoli estive e nella partita col Lecce sembrava già in mano a Conte, si è improvvisamente fermata? E perché il Milan, anche secondo l’opinione di Boban, sul piano del gioco non è avanti quanto ci aspettavamo? Sono ancora due squadre in via di formazione, sono prodotti appena iniziati e ritrovarsi stasera, in una sfida che vale già molto di suo, può essere uno svantaggio per entrambe. Pensiamo a un pareggio con poco gioco: arriverebbero di sicuro altre critiche. Per il derby, Giampaolo potrebbe fare proprio come Sarri, scegliendo una via di mezzo fra i muscoli e la tecnica. Per esempio Rebic e non Paquetà (probabile), Kessie e non Krunic (sicuro). La qualità sarà addensata nella zona di Suso. Quello che cerca Giampaolo non è la giocata individuale, ma la dinamica collettiva, la sintonia nei movimenti e sotto questo profilo il Milan è indietro. L’Inter, schierando Lukaku in attacco, potrà puntare anche su un attacco più sbrigativo, sul lancio di De Vrij per il colosso belga. La scelta di base resterà lo sfondamento sugli esterni, ma Lukaku è un’ottima alternativa: ovviamente serve un arrampicatore per contrastarlo sui palloni alti e lunghi, se Musacchio e/o Romagnoli in uscita perdono il tempo, rischiano di aprire una voragine davanti a Donnarumma". 
 
In casa Inter ci si aggrapperà ancora una volta al talento di Stefano Sensi, il giocatore più in forma dei nerazzurri. "Il salto di livello invece di frenarlo lo ha esaltato, segno di grande personalità. La zona d’azione di Sensi è ampia, più di tutti gli altri nerazzurri, Conte lo usa come elemento di squilibrio per le difese avversarie, anche per la posizione (la cosiddetta “fra le linee”) che gli assegna ogni volta e che l’ex Sassuolo dilata a suo piacimento. Oggi è difficile da marcare e l’efficacia o meno del suo controllo diventerà la chiave della partita. Biglia, che dovrebbe gravitare in quella zona, potrebbe andare in difficoltà". Sull'altra sponda del Naviglio, "in attesa di capire se Leao è già pronto per il campionato di Serie A, al Milan servono i gol di Piatek, attaccante a sua volta bisognoso di spazi, di profondità e quindi di lanci per ritrovare il meglio di sé. Su questo versante si preannuncia una battaglia molto fisica visti i centimetri e le corazzate di Skriniar, De Vrij e Godin. In quella zona si giocherà a sportellate, ma non solo: Skriniar dovrà essere ben protetto da Asamoah per la presenza di Suso su quel versante, il ghanese ha il passetto giusto per l’ala milanista, il difensore slovacco invece, per costituzione fisica, potrebbe perdere il tempo d’intervento sullo spagnolo".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 21 settembre 2019 alle 09:15 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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