Intervistato dal Corriere dello Sport, Aurelio Andreazzoli, tecnico dell'Empoli, fa le carte al campionato e, soprattutto, alla corsa scudetto. E torna - non senza veleno - alla mente anche alla stagione 2007/08, quando era alla Roma con Spalletti.


È un campionato senza padroni, è tutto da scrivere, in testa e in coda.
"Finalmente un campionato molto equilibrato, gli ultimi anni ci avevano abituato male. Parlo per la vetta della classifica. Poi c’è la parte bassa che è una serie B élite, nella quale ognuno di noi cerca di ritagliarsi un posto. E’ un campionato diviso in due".

Chi lo vince lo scudetto?
"Lo scudetto lo vincerà Spalletti. Glielo auguro di cuore, faccio il tifo per lui". 

La Roma è tre le big quella che sembra più in ritardo. Lei ha giocato all’Olimpico e ha salutato calorosamente Mourinho. Lo aveva già incrociato?
"Non lo avevo mai incrociato, mi disse che gli faceva piacere conoscermi, lo stesso era per me".

Con la Roma l’anno prima dell’arrivo di Mourinho stavate per strappare lo scudetto all’Inter.
"Quell’anno avremmo potuto vincerlo. L’Inter la spuntò al fotofinish, facendo entrare a Parma a 20 minuti dalla fine Ibrahimovic che fece i due gol decisivi, mentre noi pareggiammo a Catania. Mi ricordo il disastro, quel giorno".

Quella Roma vinse meno di quanto mertitasse?
"Di sicuro avremmo meritato di vincere lo scudetto quell’anno. Qualche danno arbitrale che risultò decisivo c’è stato, è agli atti. Ma vado controcorrente, non è il trofeo che lascia il segno. In quegli anni vincemmo due Coppe Italia, una Supercoppa. Ma ciò che resterà nella storia del club è quello che la squadra ha fatto, il calcio che ha espresso, quella era una delle squadre più belle in Europa". 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 12 novembre 2021 alle 11:30
Autore: Alessandro Cavasinni
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