PADELLI 5,5 - Che i compagni non si fidino di lui lo testimoniano gli interventi di De Vrij e Skriniar che lo anticipano su palloni che dovrebbero essere di sua competenza. Nel secondo caso arriva addirittura il rigore del pareggio. Viene da chiedersi, vista l'analogia dei casi, se abbia chiamato il pallone. Lento sul sinistro di Milinkovic-Savic, reattivo su Immobile per evitare il 3-1.

GODIN 5,5 - Efficace nel primo tempo, quando pur faticando nella fase di impostazione è attento a proteggere la sua zona. Nella ripresa Conte lo sposta a sinistra per tamponare su SMS, ma non è affatto semplice e l'uruguagio deve stringere i denti e sembra a tratti un pesce fuor d'acqua. DALL'86' SANCHEZ SV.

DE VRIJ 6 - Al terzo tentativo torna all'Olimpico da avversario con la consapevolezza di essere ospite sgradito. Intasca i fischi e indossa la divisa da capocantiere guidando la difesa come sempre e facendosi trovare sempre in seconda battuta sulle iniziative degli ex compagni. Costretto a commettere fallo da rigore dopo il pasticcio Skriniar-Padelli.

SKRINIAR 5 - Scontro titanico dal punto di vista fisico con Milinkovic-Savic, che spesso e volentieri lo mette in difficoltà nel gioco aereo, sensazione inusuale per lo slovacco. Il quale da bravo mestierante accetta la sfida e indossa i guantoni. Male a inizio ripresa, quando anticipa goffamente Padelli e permette alla Lazio di guadagnare il rigore del pareggio.

CANDREVA 6,5 - Il più brillante nel primo tempo, spina nel fianco per Jony che sarà pure bravo a crossare palloni invitanti anche da fermo, ma dietro lascia il tappeto rosso all'ex di turno che, udite udite, stavolta non subisce psicologicamente il ritorno all'Olimpico da avversario. Bei cross, spunti utili e il destro improvviso che inganna Strakosha e porta alla rete di Young. Troppo basso nella ripresa. DAL 76' MOSES 5,5 - Ha poco tempo per farsi vedere, non lo sfrutta.

VECINO 6,5 - Dinamismo puro, sempre in prima linea quando c'è da attaccare gli spazi in contropiede. Abile a inserirsi e ricevere, avesse maggiore cognizione del tempo e dello spazio potrebbe fare davvero male a una Lazio che lo perde spesso di vista. Un po' in affanno quando Luis Alberto prova a inventare nella sua zona di competenza.

BROZOVIC 6 - Primo tempo da tuttofare, bene a guidare la diga sulla propri trequarti, ma anche a far ripartire l'azione. Preziose anche le sue ripartenze palle al piede che non sempre i compagni seguono. Cala vistosamente nel secondo tempo, quando come unico merito ha quello di aver ritardato di pochi secondi il raddoppio biancoceleste. DAL 76' ERIKSEN 6 - Non entra con la dovuta cattiveria, prova a giocarsela sulla tecnica in un momento in cui serve mettere la gamba. Grande il tocco di prima con cui mette Lukaku in condizione di calciare.

BARELLA 6,5 - Una botta a metà primo tempo lo costringe a stringere i denti facendogli perdere il ritmo acquisito, poco importa perché riprende rapidamente dove aveva lasciato: pressing alto, corsa continua e guida della ripartenza palla al piede o tra le linee. Soffre la fisicità di SMS, che però spesso non ha che da prendergli il numero di targa. Fino all'ultimo cerca di tenere alta la squadra.

YOUNG 6,5 - Non brilla nella metà campo avversaria, almeno a confronto con Candreva. Mantiene però la giusta attenzione nella fase difensiva, arginando la spinta di Marusic e dando una mano sul Sergente. Decisivo quando con la nuca nega la rete proprio all'esterno montenegrino, altrettanto quando spinge e conclude il contropiede del vantaggio nerazzurro, con il suo primo gol italiano.

MARTINEZ 5 - Non gli avessero annullato (giustamente) un gol qualcuno si sarebbe chiesto a fine gara se il Toro avesse giocato. Primo tempo da desaparecido, secondo più coinvolto ma ben poco utile alla causa. Una delle sue peggiori prestazioni sotto tutti i punti di vista, nonostante ci provi.

LUKAKU 5,5 - Nel primo tempo ha una buona occasione neutralizzata da Strakosha, ma si fa apprezzare soprattutto per la bravura nel difendere il pallone e per le sponde ai compagni. Nel secondo tempo tende a nascondersi, ben contenuto da Acerbi e poco assistito dai compagni. Ha la palla buona allo scadere, la scaraventa contro Acerbi.

ALL. CONTE 5,5 - Il gol di Young legittima un buon primo tempo, in cui i sui rispondono colpo su colpo alla Lazio e hanno la capacità di chiudere in vantaggio. Ma come era stato bravo nell'intervallo del derby, stavolta non riesce a caricare i suoi a dovere e la ripresa con le gambe molli è la riprova. Troppo facile il modo in cui i padroni di casa ribaltano il risultato, troppo prevedibile anche il rimescolamento delle carte nel finale. Un duro colpo per le ambizioni nerazzurre.


LAZIO: Strakosha 6, Luiz Felipe 5,5, Acerbi 6,5, Radu 6,5, Marusic 6, Milinkovic-Savic 7,5, Lucas Leiva 6,5 (dall'80' Cataldi sv), Luis Alberto 6,5, Jony 5,5 (dal 64' Lazzari 6), Immobile 6,5, Caicedo 5,5 (dal 64' Correa 6). All. Inzaghi 7 


ARBITRO: ROCCHI 6,5 - Grazia Candreva dal giallo per un fallo di mano volontario, poi se la cava con tutti distribuendo primi richiami al posto dei cartellini. Valuta bene in diretta la spinta da rigore di De Vrij su Immobile e l'intervento di Luiz Felipe in area su Young. Nel complesso, gestisce bene.
ASSISTENTI: Alassio 6 - Costanzo 6

Sezione: Pagelle / Data: Dom 16 febbraio 2020 alle 22:48
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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