HANDANOVIC 6 - Prende gol nell'unico tiro vero in porta della Roma e francamente c'è tanto merito di Mkhitaryan più che demeriti suoi. Peccato che, come a La Spezia, il clean sheet decada proprio nel finale.

SKRINIAR 7,5 - Sempre il leader emotivo e trainante della squadra, affronta El Shaarawy faccia a faccia e lo costringe ad accentrarsi per trovare gloria. Si spalleggia con De Vrij in marcatura con Abraham e permette a Barella e Dumfries di attaccare gli spazi garantendo equilibrio dietro. Non si concede alcun margine d'errore.

DE VRIJ 7 - Un solo errore, in avvio di ripresa quando El Shaarawy gli ruba il tempo: Dimarco gli tende una mano evitando guai peggiori. Il resto della sua prestazione è l'enclopedia del posizionamento difensivo, che tutti i provetti centrali dovrebbero imparare a memoria. Cancella letteralmente Abraham dal campo, e non per demeriti dell'inglese che si sbatte per cercare luce. Ma proprio non ce n'è.

DIMARCO 7 - Mossa a sorpresa, se si può ancora considerare così. Grande abnegazione in fase difensiva contro Karsdorp e Pellegrini, preziosa visione periferica quando alza la testa e lancia per i compagni. In particolare, dà il la alla rete del raddoppio pescando il movimento di Perisic sul filo del fuorigioco. Decisivo sul blitz di ElShaa  in avvio di ripresa. Inutile evidenziare come siano insidiosi i suoi calci da piazzato. DAL 63' BASTONI 6,5 - Entra con l'atteggiamento entusiasta di chi era in campo dall'inizio, partecipando al giropalla e tenendo a distanza di sicurezza un volenteroso Perez. Importanti alcune chiusure nel finale.

DUMFRIES 7,5 - Nella crescita di ogni giovane esterno capita sempre di imbattersi in un Dumfries che ti demolisce fisicamente e psicologicamente. Sicuramente a Zalewski questa serata servirà per diventare un giocatore migliore. Intanto porta a casa l'impatto devastante contro l'olandese, che senza neanche sfiancarsi lo sovrasta fisicamente e in velocità. E ci mette dentro anche il carico del gol sblocca risultato. Treno in corsa.

BARELLA 7,5 - Una dinamo che alimenta di energia la squadra. Impossibile stargli dietro, per gli avversari e anche per i compagni. Imperversa in ogni zona del centrocampo, tratta il pallone con la dolcezza che riserverebbe a una bottiglia di vino d'annata e se fosse un rider avrebbe completato tutte le consegne con un'ora d'anticipo. Senza scooter o bicicletta.

BROZOVIC 8 - Al di là della perla che spedisce all'incrocio dei pali e che lascia esterrefatto Rui Patricio, sfodera l'ennesima prestazione da direttore d'orchestra, nacondendo il pallone alle maglie giallorosse e facendolo ricomparire sui piedi di un compagno a sua scelta. Non pago, corre come un maratoneta finché non tramonta il sole. Esce dal campo con un'ovazione che hanno sentito persino nel Sud Italia. DAL 72' GAGLIARDINI 6,5 - Convintissimo dei propri mezzi, si esibisce con due numeri tecnicamente di alto livello contro Mancini e Oliveira, strappando gli applausi. Pochi minuti, tanta qualità.

CALHANOGLU 7,5 - Ispirato e ispiratore. Costringe Rui Patricio all'intervento complesso con una sberla dalla distanza, poi manda in porta con un esperimento balistico Dumfries per il gol del vantaggio, replicando da corner sulla testa di Lautaro. Un po' mediano, un po' trequartista, gioca con una cattiveria agonistica sopra la media e poi sventaglia palloni edificanti a chiunque gli detti il passaggio. Non prende in considerazione nulla che non sia la vittoria. Gerrardiano.

PERISIC 7 - Mourinho lo conosce bene, qualche anno fa avrebbe pagato di tasca sua per portarlo a Manchester. Non a caso catechizza Karsdorp su come non perderlo mai di vista. Lavoro psicologico che funziona per gran parte del primo tempo, visto che il croato non ha grandi spazi per scattare. Poi, cambia strategia e si accentra, facendo perdere le sue tracce e contribuendo al raddoppio. Dalle sue parti la Roma crea poco o nulla. DAL 72' GOSENS 6 - Nel momento del suo ingresso l'Inter non ha bisogno di aggredire gli spazi ma solo di gestire il comodo vantaggio. Il tedesco si adegua facendosi trovare sempre al suo posto e palleggiando con i compagni.

MARTINEZ 7 - Ha una voglia matta di continuare il suo magic moment timbrando ancora il cartellino, ma l'eccesso di foga lo porta a sbagliare qualcosa. Rimane sempre connesso alla partita, si muove tra le linee e gioca di sponda partecipando attivamente alla maggior parte delle iniziative offensive. Con questo atteggiamento la rete deve per forza arrivare: di testa, da corner da lui stesso conquistato. DALL'81' SANCHEZ SV.

DZEKO 6 - Tanto lavoro tattico, si abbassa per dare un punto di riferimento con il pallone in uscita e porta dietro di sé Mancini e Smalling, liberando spazi per gli esterni. Non a caso le prime due reti nascono proprio così. Forse sbaglia qualcosa di troppo dal punto di vista tecnico, bloccando potenziali iniziative interessanti. DAL 63' CORREA 6 - Un pericolo quando l'Inter vola in contropiede, non sa ancora come Rui Patricio gli abbia cancellato una rete da due passi mentre el Tucu stava già festeggiando.

ALL. INZAGHI 7,5 - Non ha molto tempo per preparare la partita contro la Roma, gli basta però usare lo stampino dopo le precedenti due vittorie convincenti. La sua Inter gioca con la convinzione delle grandi squadre, affonta l'avversario (dato per in forma) con una cattiveria agonistica e una pulizia tecnica ideali per il tipo di partita e colpisce nel momento in cui la difesa giallorossa allenta un attimo le maglie. La sua mano si vede in campo ma soprattutto nella testa dei giocatori.



ROMA: Rui Patricio 5,5, Mancini 5, Smalling 5,5, Ibanez 5,5, Karsdorp 6, Pellegrini 6 (dal 64' Veretout 5,5), Oliveira 5,5 (dall'80' Bove sv), Zalewski 5 (dal 78' Vina sv), El Shaarawy 6 (dal 64' Perez 6), Mkhitaryan 6,5, Abraham 5 (dal 78' Shomurodov 6). All. Mourinho 5,5


ARBITRO: SOZZA 6,5 - Accompagnato da polemiche futili e antipatiche, dirige con oggettività senza regalare nulla a nessuno. In almeno 2-3 occasioni potrebbe intervenire per evitare il ripetersi di contrasti troppo ruvidi, sui quali lascia correre in modo comunque salomonico. Manca un secondo giallo (fallo tattico) a Mancini, il resto è normale amministrazione di un giovane arbitro molto promettente.

ASSISTENTI: Carbone 6 - Bindoni 6

VAR: Irrati 6

Sezione: Pagelle / Data: Sab 23 aprile 2022 alle 19:56
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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