Intervenuto in occasione della presentazione del libro 'Soldi vs idee', scritto a quattro mani con Maria Luisa Colledani, Michele Uva, direttore di “Football & Social Responsibility” della UEFA, ha spiegato i cambiamenti che ci sono stati nel corso degli anni per quanto riguarda i soggetti proprietari dei club di calcio: "Il modello perfetto non esiste, ci sono vari tipi di gestione - le sue parole riportate da TMW -. Dai mecenati, come Berlusconi, Percassi e Della Valle, che credevano nella forza del calcio e nella loro capacità imprenditoriale. Ci hanno messo soldi ed idee. Oggi ci sono i fondi di investimento, fondi sovrani. Hanno lati positivi e negativi, possono portare nuove idee ma a volte si allontanano un po' troppo dalla comunità, dai settori giovanili e dal calcio femminile perché non portano benefit economici. Vogliono acquistare ad 1 mld e vendere a 5, ad esempio. L'investitore che ragione così taglia tutto ciò che nell'immediato non da un valore aggiunto. Nelle varie nazioni ci sono dei vari modelli. In Spagna l'associazione sportiva, in Germania i tifosi sono una parte integrante del club. Penso però che è importante portare valore sociale oltre che economico. Ci vuole sempre il rispetto delle regol,  nonostante ci siano tanti modelli gestionali".

Esiste un modello anche per la costruzione dei nuovi stadi?
"È un po' come quello gestionale. Non esiste un solo modello di stadio che va bene in qualsiasi realtà. Lo stadio deve dialogare con la comunità e la città, è il cuore pulsante di tutto. Tedeschi, inglesi e spagnoli hanno dimostrato che con i nuovi impianti si aumentano i ricavi. Lo stadio dell'Espanyol ad esempio è bellissimo ed è costato 60 milioni di euro. Bisogna fare le cose concrete, reali. La società deve considerare la costruzione di un nuovo stadio come un investimento annuale, deve essere sostenibile. Qualsiasi club europeo, anche un club che vuole costruire un impianto da 4 mila posti, viene aiutato dalla UEFA con dei parametri da seguire affinché il tutto sia sostenibile".

Sezione: News / Data: Mer 08 marzo 2023 alle 20:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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