Ieri vi abbiamoproposto i passaggi più interessanti della lunga intervista di Wesley Sneijder a Inter Channel. Ecco la versione integrale, tratta da Inter.it, per non perdere neanche una parola delle dichiarazioni del trequartista di Utrecht, sempre più legato ai colori nerazzurri e ben lieto di risponder alle domande dei tifosi da casa:

Benvenuto Wesley.
"Ciao a tutti".

Com'è andata questa giornata di allenamento?
"Bene. Ci siamo allenati molto duramente, è stata una giornata faticosa, ma dobbiamo concentrarci sul lavoro per prepararci nel migliore dei modi alla prossima stagione. Abbiamo iniziato bene, ma è solo l'inizio, adesso c'è la Supercoppa europea, il primo appuntamento internazionale".

Laura da Milano dice che durante il matrimonio con Yolanthe eri bellissimo...
"(ndr.: sorride) Grazie. È stato un giorno bellissimo, sia io che mia moglie abbiamo ricevuto tanti complimenti".

Chi ha deciso che il matrimonio fosse organizzato in quel modo?
"Mia moglie. Io ero occupato con il lavoro, con gli allenamenti, ha pensato a tutto Yolanthe. È stata bravissima e ha organizzato tutto alla perfezione".

Roberto ti chiede di confessarci una cosa che ti piace e una che non ti piace dell'Italia.
"Mi piacciono molte cose: la gente che incontri per strada, sempre così carina e gentile, anche se si tratta di tifosi di una squadra diversa dall'Inter. Per questo motivo ci tengo a ringraziare particolarmente la mia società che, sin dal primo momento in cui sono arrivato, mi ha sempre aiutato e protetto. Quello che non mi piace è il traffico che si incontra di mattina nella strada per andare da Milano ad Appiano Gentile".

Salvo da Reggio Emilia ha letto una tua dichiarazione nella quale affermi di voler rimanere a vita nell'Inter; ora vorrebbe sentirtelo dire qui.
'Mi piacerebbe restare all'Inter per tutta la vita, se fosse possibile chiuderei qui la mia carriera perchè qui mi trovo benissimo. Mi diverto con i miei colleghi che sono eccezionali, abbiamo vinto tutto, perchè dovrei andar via se la società non lo vuole?".

Luigi, proprietario di un ristorante a Milano, chiede quale è il tuo rapporto con il cibo.
"Adoro il cibo italiano, ma bisogna stare attenti perchè se si mangia molto, si ingrassa e questo non va bene. Se mi piace la pizza? Preferisco il pesce".

Federico da Modena chiede quali saranno, secondo te, le prossime rivali dell'Inter in Champions League.
"È sempre difficile dirlo adesso perchè, ad esempio, nessuno lo scorso anno nessuno avrebbe potuto immaginare che l'Inter avrebbe fatto quello che poi ha fatto. Forse è meglio aspettare, almeno fino a fine dicembre, cioè fino a quando - dopo sei mesi di lavoro - si potrà avere un'idea del gioco che i nuovi tecnici con le loro nuove squadre avranno costruito. Dirlo adesso è molto difficile. Noi, da parte nostra, vogliamo sicuramente proteggere quello che abbiamo vinto lo scorso anno e per questo il nostro obiettivo è presentarci bene anche nella prossima competizione europea".

Mariella da Messina ti chiede chi era il tuo idolo da bambino.
"Non ne avevo uno in particolare. In assoluto, Zidane è il giocatore che - quando sono cresciuto e guardavo i grandi match in tv - mi piaceva di più, anche se quando ero piccolo in Olanda c'erano Van Basten, Gullit e Rijkaard che erano i tre giocatori in grado di fare la differenza".

Avresti mai immaginato di vincere così tanto?
"Sono arrivato in Italia un giovedì e il sabato subito successivo ero già in campo nel derby contro il Milan che abbiamo vinto 4-0. Ho capito subito che la nostra era una squadra di qualità, molto forte fisicamente con una difesa d'acciaio contro la quale è difficile giocare. Non pensavo di poter vincere subito così tanto, ma con il passare della stagione ci abbiamo creduto sempre un po' di più e abbiamo avuto una fiducia sempre maggiore nelle nostre capacità. Attitudine a vincere? Tutte le partite che giochiamo ultimamente sono come delle finali, siamo abituati a fare bene e siamo pronti a giocarcela anche quest'anno. Partiamo da zero e ricominceremo dall'inizio".

Francesco Mazzanti chiede il tuo segreto per battere i calci di punizione.
"C'è bisogno di tanto allenamento. Io ho lavorato tantissimo sin da quando ero nelle giovanili dell'Ajax, mi allenavo anche a casa".

Come facevi ad allenarti a casa sui calci di punizione?
"Un calcio di questo tipo non si sviluppa solo nella parte finale, ma è la maniera nella quale colpisci il pallone che può essere diversa, di interno, di esterno, di taglio. Un passaggio si calcia in una maniera, un calcio di punizione in un'altra. Bisogna allenarsi perchè è tutto diverso".

Sneijder è uno tra i più bravi in questo genere di conclusioni. Di solito capita che i giocatori con più talento si allenino di meno...
"Non sempre, io continuo a lavorarci ogni giorno. Dedico la parte finale di ogni allenamento a questo tipo di esercizitazioni".

Barbara da Roma chiede se la stagione che hai appena concluso sia stata così speciale perchè eri un giocatore dell'Inter o credi che sarebbe stato uguale, che avresti vinto tanto anche se fossi stato in un'altra squadra. È stato solo merito tuo o anche del gruppo?
"È merito del gruppo. Non si vincono le partite da soli, ma con la squadra. L'alchimia di un gruppo si genera stando insieme, probabilmente anche a Madrid c'erano grandi giocatori, ma è difficile vincere da soli. Inoltre, lo scorso anno, sono stato messo in condizione di poter esprimere tutte le mie qualità giocando libero dietro le punte".

Con Rafa Benitez giochi con ancora maggiore libertà.
"Gioco ancora più vicino a Milito e questo mi piace perchè sono ancora più vicino alla zona-gol".

Simonetta da Cordignano sabato era allo stadio 'Meazza' per Inter-Roma e non aveva mai visto così tanti bambini che indossavano la maglia di Sneijder. I piccoli tifosi sembrano davvero adorarti.
"Questo è bellissimo, è qualcosa di cui andare davvero orgogliosi e io lo sono tantissimo. Quando io ero un bambino era lo stesso per me e, adesso, vedere i piccoli che indossano la mia maglia mi fa molto piacere".

Hai in programma di avere altri figli?
"Sono già padre di un maschietto di quattro anni, ma ne vorrei altri".

Paola, Jole e Riccardo da Ferrara chiedono che cosa hai detto a Samuel Eto'o alla fine di Olanda-Cameroon. C'è un immagine televisiva che fa vedere un vostro abbraccio.
"Lui mi ha detto che era convinto che avrei fatto bene nelle partite successive e mi ha detto di concentrami sul Mondiale. Io l'ho ringraziato e gli ho detto di godersi la vacanza, ma non in senso ironico, gli ho suggerito di riposarsi dopo una stagione così lunga e di godersi la famiglia".

Che cosa ti ha detto Julio Cesar dopo che gli hai segnato due gol in Olanda-Brasile appena è tornato ad allenarsi con l'Inter?
"Dopo la partita abbiamo parlato negli spogliatoi, abbiamo scherzato, ma è stato divertente quando siamo tornati ad allenarci in Italia: l'ho preso in giro perchè io, non essendo molto alto, non avevo mai, mai, mai realizzato un gol di testa".

Angelo dalla provincia di Palermo e Tiziano dicono che meriteresti di vincere il Pallone d'Oro e i Uefa Awards il prossimo giovedì a Montecarlo
"Premettendo che in questo momento non penso affatto a che cosa potrei vincere, ma alla partita contro l'Atletico e a quella successiva contro il Bologna, posso solo dire che i successi individuali sono belli, ma non puoi conquistarli se non hai un gruppo solido alle tue spalle. Sono al posto giusto e ancora una volta voglio sottolineare che, se vincerò, non sarà solo merito mio. Ma, ripeto, non penso tanto ai premi, la gente ne parla e se dovessi vincere lo dedicherò innanzitutto a mia moglie che mi ha protetto durante tutta la scorsa stagione, ai miei compagni e a tutti i tifosi che hanno sempre sostenuto me e la mia squadra".

Grazie Wesley, continua così.
"Grazie mille a tutti".

Sezione: News / Data: Mer 25 agosto 2010 alle 09:16 / Fonte: Inter.it
Autore: Redazione FcInterNews
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