A 38 anni dall'urlo più famoso della storia del calcio, Marco Tardelli viaggia sulla macchina del tempo e ritorna alla finale del Mondiale vinta dall'Italia al Bernabeu contro la Germania: "Mi avete chiamato solo voi (Caressa e Zazzaroni ndr) per ora per ricordarmi il giorno più divertente della mia vita - le sue parole a Radio Deejay -. Il flash è il gol che ho fatto, è stato il raggiungimento di un sogno. Avevo visto il Mondiale del '70 in tv, esserci nell''82 è stato come meglio di un film diretto da Sorrentino. Festeggiamenti? Io e Bergomi abbiamo fatto cose normali raccontandoci le nostre emozioni perché nessuno si aspettava di raggiungere un obiettivo così".

Si passa alla stretta attualità, con Tardelli che parla del momento negativo dell'Inter: "Sinceramente non me l'aspettavo, tutto a un tratto mi ritrovo l'Inter che non sa gestire i momenti della partita perdendo punti importanti nella corsa scudetto. L'avevo vista bene fisicamente, poi è cambiato qualcosa. Conte aveva la speranza del primo posto, che invece ora si è allontanato. Il nuovo inizio è stato pimpante, per questo avevo fiducia in questa squadra. Conte è un allenatore che mette pressione sulla squadra, cerca sempre un nemico; è mancato solo il risultato ma non mi sembra che la squadra sia inferiore alle avversarie. Non c'è la concentrazione che di solito il tecnico leccese riusciva a dare alle sue squadre, quello sì". 

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Sezione: News / Data: Sab 11 luglio 2020 alle 12:21
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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