Ottimismo innanzitutto. L'Inter si prepara al rush finale in campionato e Dejan Stankovic crede fortemente nelle potenzialità della sua squadra: "Adesso ci sono due settimane decisive, in cui si può chiudere o riaprire il campionato. Nella vita io sono sempre stato ottimista perché credo nelle mie forze e in quelle del mio club, mai avuto paura di nessuno e di niente. Sabato pomeriggio vogliamo vincere, a tutti i costi. Noi non pronunciamo la parola scudetto, un po' per scaramanzia, un po' per l'esperienza degli ultimi anni.

Nel '99, per esempio, avevo 7 punti di vantaggio e l'ho perso all'ultima giornata, poi con la Lazio, sotto di 9 punti a 5 giornate dalla fine, l'ho vinto. Oppure l'anno scorso, quando nonostante gli 11 punti di vantaggio abbiamo vinto solo nel secondo tempo dell'ìultima partita. Ci siamo confrontati con il mister e ci siamo detti che la strada è ancora lunga. Sinceramente, poi, andare a Torino con 9 punti di vantaggio ci può dare tranquillità, perché avremo due risultati su tre. Loro attaccheranno, a noi va bene perché abbiamo i mezzi per giocare in contropiede, come dimostrato a Udine. Personalmente, tengo molto al campionato e cerco di dare una mano alla squadra tenendo medio-alto il livello delle mie prestazioni".

Rimane, però, la delusione della Champions League, obiettivo della prossima stagione: "In un grande club come l'Inter non possiamo scegliere, lo so che i tifosi scambierebbero lo scudetto con la Champions l'anno prossimo, ma se vinci il titolo non hai fallito: un campionato vinto ha sempre il suo valore. Inoltre, in Europa serve anche fortuna, essere perfetti non basta".

Sezione: News / Data: Ven 10 aprile 2009 alle 18:49 / Fonte: Sky
Autore: Fabio Costantino
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