Il quotidiano Il Giornale ha raccolto l'opinione sul derby di domani di Beppe Saronni, asso del ciclismo italiano degli anni '70 e '80, vincitore di due Giri d'Italia e campione del mondo nel 1982 con la celeberrima 'fucilata di Goodwood' e oggi dirigente del Team UAE Emirates della stella Tadej Pogacar. Che da tifoso interista subito lancia un parallelo con il mondo delle due ruote: "Milan una grande salita? Lo sono gli scontri diretti. Milan e Juventus sono come lo Stelvio e il Mortirolo, le sfide dirette dove fai la differenza. Ma sono le squadre minori, come le tappe che prendi sottogamba, che ti fanno perdere i campionati se non hai motivazione e concentrazione. L'Inter spesso è caduta in queste trappole".

Quando gli viene chiesto cosa gli piace di questa Inter, Saronni risponde sicuro: "Simone Inzaghi. Non pensavo riuscisse a tenere insieme e a migliorare questo gruppo dopo i pezzi perduti per strada. La squadra non è migliorata a livello individuale ma lui ha tirato fuori la continuità che serve per vincere. Chi è il Saronni dell'Inter? Non c'è e questo paradossalmente è un vantaggio. L'Inter è un gruppo fortissimo anche senza il fuoriclasse che fa la differenza. Questa squadra è un passista scalatore, vincente e di grande intelligenza. Quale ciclista sarebbe? Direi Felice Gimondi. Mancano però i grandi solisti, anche se so che i costi sono quelli che sono. Sennò in Europa saremo sempre dei gregari". Anche se si vocifera di un possibile arrivo di Paulo Dybala: "Alla Juve mi ha deluso. Se viene all'Inter cambio parere, se viene all'Inter si inserisce in un bel gruppo che lo può esaltare...".

In conclusione, Saronni torna alla storica rivalità con Francesco Moser, dal quale era diviso da un dualismo feroce sulle strade ma accomunato dal tifo per l'Inter: "Moser interista? Questo non l'ho mai capito. Pensavo che i tifosi interisti fossero di un altro livello...  Ovviamente non parlavamo di Inter. Noi litigavamo su tutto. E sull'Inter non potevamo", spiega col sorriso.
Sezione: News / Data: Ven 04 febbraio 2022 alle 12:30
Autore: Christian Liotta
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