Paolo Nicolato, commissario tecnico della Nazionale Under-21, lancia l'allarme sul Corriere dello Sport: «I ragazzi sono in secondo piano e la Serie A oggi è praticamente un campionato straniero che si fa in Italia». 

 Con l’aumento dei contagi tanti giovani entrano in prima squadra, ma il minutaggio resta basso. Paolo Nicolato, per lei cosa significa? 
«Convocare i giovani è diventata una necessità. Era accaduta la stessa cosa anche durante la prima ondata. Poi, purtroppo, i giovani sono tornati un po' in secondo piano quando dovrebbero essere una priorità»

Crede sia possibile inserire delle regole, come avviene nei dilettanti, per far crescere il minutaggio degli Under?
«È giusto che il campo abbia sempre l’ultima parola. Non possiamo imporre regole per far giocare chi non lo merita. Dovremmo però riflettere sulla creazione di corsie preferenziali per produrre più italiani di qualità»

Nei top 5 campionati europei i nostri sono quelli che giocano meno.
«Siamo molto distanti, purtroppo. Dobbiamo prendere atto di questi dati e trovare delle soluzioni, altrimenti il futuro non sarà roseo per il calcio italiano. La Serie A oggi è un campionato straniero che si fa in Italia, più che un campionato italiano. Ogni domenica, sono 2 o 3 gli italiani titolari in serie A per ciascuna formazione»

Questi dati che ricadute hanno in ottica azzurra?
«Vuol dire che abbiamo dai 40 ai 60 italiani impiegati con continuità. A conti fatti, 1 o 2 ogni 3 entra nel giro della Nazionale. E la mancanza di concorrenza non depone certo a favore della qualità»

Quali sono i ruoli dove sentiamo maggiormente la crisi?
«Dipende dalle annate. In questo momento a livello giovanile facciamo fatica nel settore d’attacco e nei difensori centrali. Abbiamo qualcosa in più a centrocampo, ma le ali stanno scomparendo. In qualsiasi ruolo, comunque, non c’è grande abbondanza: nelle stesse nazionali giovanili noi tecnici dobbiamo prestarci i calciatori»

Il campionato di riferimento della sua Under 21 è la Serie B. È un problema o un'opportunità?
«Il campionato di Serie A dovrebbe permetterci di tirar fuori sia la rosa della Nazionale A che quella dell’Under 21, ma al momento non è possibile. In A i giovani di livello sono già quasi tutti con il Ct Mancini. La mia Under oggi ha come focus la Serie B e siamo grati a questo campionato perché rappresenta una grande palestra per i nostri ragazzi» . 
Sezione: News / Data: Ven 28 gennaio 2022 alle 20:48
Autore: Alessandro Cavasinni
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