Claudio Gaudino, ex preparatore atletico di Inter, Juventus e anche della nazionale Italiana, ha parlato alla Stampa spiegando il suo punto di vista sui tempi previsti per tornare in forma dopo il lungo stop.

Se il calcio davvero ripartisse, come dovrebbero essere gli allenamenti dopo un mese di stop?
"Siamo di fronte a professionisti che certamente avranno mantenuto un minimo di preparazione fisica nelle proprie case con tapis roulant, bilancieri, elastici, manubri, macchine polivalenti e così via. Dunque non sarebbe come riprendere quasi da zero dopo le vacanze estive".

E quanto ci vorrebbe per tornare ai livelli di un mese fa?
"Allora le squadre erano già quasi a un rendimento ottimale, ma i giocatori non avevano un’intera stagione nelle gambe, quindi erano più freschi e meno acciaccati che a fine stagione. Credo che un mese di lavori mirati sarebbe sufficiente per tornare al top".

Un discorso diverso, secondo il prof. Gaudino va fatto per coloro che hanno contratto il coronavirus.
"Il recupero in quei casi diventa più lungo e complicato, molto peggio che dopo lo stop estivo perché qui l’organismo ha subìto un’aggressione e l’ha dovuta combattere. I tempi? Potrebbero volerci anche a due mesi. Sarebbe una ripresa più graduale e generale, perché durante la positività è mancato il lavoro atletico di mantenimento e il fisico è uscito debilitato dal virus. La preparazione e il ritorno al top sarebbero molto soggettivi e legati alle risorse rimaste nell’atleta dopo la malattia".

Sezione: News / Data: Mer 08 aprile 2020 alle 05:30 / Fonte: La Stampa
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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