Zlatan Ibrahimovic, ospite di "A tu per tu" su Inter Channel, ha parlato molto spaziando su tanti argomenti. Ecco la sua intervista integrale tratta da Inter.it:
Ibrahimovic: Juventus-Inter è una partita che può decidere la stagione?
"Secondo me non è la partita più importante dell'anno, perchè lo sono tutte allo stesso modo. Fino ad ora abbiamo dimostrato di voler vincere il campionato ed è per questo che siamo primi. Abbiamo un vantaggio di 10 punti rispetto alla Juventus e se domani vinciamo questo vantaggio diventerà ancora più importante. Ma ripeto, non credo sia la gara più importante dell'anno. Sicuramente sarà bella, ricca di emozioni, sarà spettacolo tra le due squadre più forti che giocano una contro l'altra. Noi siamo pronti, abbiamo lavorato bene per tutta la settimana e andiamo a Torino per vincere".
Qualche settimana fa a Torino erano convinti che quella di domani sarebbe stata una gara fondamentale perchè c'era la convinzione di guadagnare punti prima di questa sfida, invece è stata l'Inter a farlo. Arrivare a Torino con 10 punti di vantaggio crea un atteggiamento mentale differente?
"È normale che l'ambiente juventino abbia pensato così, se non l'avesse fatto sarebbe già tutto finito perchè una squadra deve sempre credere che c'è la possibilità di farcela. Ma le possibilità ci sono anche per l'Inter: non sarà facile per loro, ma non lo sarà neanche per noi. Mancano ancora sette partite, se vinciamo domani ne mancheranno sei, avremo tanto vantaggio, ma dobbiamo continuare il nostro gioco, guardare alla nostra situazione e lavorare senza essere concentrati su quello che fanno le altre squadre. Tutto dipende da noi".
All'andata fu una grande Inter, si ricorda quella partita?
"Sì, la ricordo molto bene. Lo stadio era pieno, abbiamo giocato una grande gara creando tante occasioni per fare gol. Anche la Juve ha avuto qualche possibilità di segnare, ma alla fine abbiamo vinto noi. Abbiamo giocato meglio di loro e tutto è andato bene".
Ibrahimovic li conosce entrambi molto bene, è difficile fare gol a Gianluigi Buffon e Julio Cesar?
"Li conosco tutti e due, sono due grandi portieri. Quando sono arrivato nella Juventus, Buffon era già a un alto livello, era il numero uno ed era difficile fargli gol anche in allenamento. Poi quando sono arrivato all'Inter ho conosciuto Julio Cesar che, secondo me, durante questi tre anni, è cresciuto tantissimo ed è diventato il numero uno. All'inizio era sulla strada giusta per diventarlo, adesso è a un grandissimo livello ed è molto difficile batterlo. Tuttavia, credo siano due portieri differenti: Julio Cesar potrebbe anche giocare fuori dai pali perchè ha una tecnica incredibile per uno che gioca in porta, Buffon con i piedi non ha le stesse doti".
Quanto conta per un portiere, nel calcio di oggi, saper giocare bene anche con i piedi?
"Non lo so, dipende. Fino ad ora Buffon ha fatto delle cose fantastiche, ma quando guardo Julio Cesar vedo un portiere differente, con un altro stile, un nuovo modello di portiere che ha delle grandi qualità non solo nella mani, ma può giocare anche con i piedi".
È come avere un undicesimo giocatore...
"Più o meno, dipende da come gioca la squadra... Quando noi giochiamo, Julio Cesar non centra nulla... (ndr.: sorride)".
C'è una costante nelle reti prodotte da Inter e Juventus: nerazzurri in gol con 17 calciatori differenti, bianconeri con 16. Segno che in queste due squadre chiunque può essere decisivo?
"Siamo due grandi squadre con dei grandi giocatori in tutti i ruoli. Tutti possono fare gol e aiutare la squadra. Poi, come ho sempre detto, non è importante chi realizza i gol. Una rete dà fiducia, dà un vantaggio, ma alla fine contano i tre punti, quindi se il gol lo fa Julio Cesar, Ivan Cordoba o Cristian Chivu per me è lo stesso. Ciò che veramente conta alla fine è vincere la competizione e poter dire di aver vinto, poco importa se l'hai vinta con 40 gol... Io preferisco vincere il trofeo, piuttosto che realizzare più gol di tutti".
Inter-Juventus potrebbe essere anche una finale di Coppa Italia a Roma...
"Sarebbe bello perchè tutte e due le squadre meritano di vincere la Coppa Italia. Noi dovremo battere la Sampdoria nella prossima gara casalinga, recuperando il triplo svantaggio, non sarà facile, ma faremo di tutto per riuscirci. Siamo una grande squadra, abbiamo i giocatori che possono fare di tutto per vincere".
Ibrahimovic è capocannoniere, non soltanto con le 20 reti stagionali, ma è anche il calciatore che ha fatto più gol di tutti in tutte le categorie...
"È molto importante. Sto giocando bene e continuo a crescere giorno dopo giorno. I miei compagni e il mister mi aiutano dandomi tanta fiducia, anche i tifosi mi danno l'appoggio necessario per fare il meglio possibile. Sono molto contento di stare bene fisicamente, di non aver avuto problemi fisici sino ad adesso, come invece era accaduto l'anno scorso, con quei fastidi al ginocchio. Nonostante quel problema continuai a giocare e ora mi rendo contro di aver sbagliato, non è opportuno scendere in campo quando non stai bene fisicamente perchè non sei al 100 per cento e non puoi esprimerti come vorresti. Ora sto bene, sono pronto alle prossime partite, ed e anche grazie a tutti i miei compagni che va così bene. Senza di loro, non potrei fare tutto quello che faccio".
Ciò significa che anche chiamandosi Zlatan Ibrahimovic, ed essendo così forte per natura, se non si è al top della forma diventa difficile giocare?
"Sì, ma se c'è la forma per tre mesi, significa che giochi bene solo per quei tre mesi. Invece, è necessario mantenere un livello alto, non solo quando sei al top perchè poi quando la forma non c'è più diventi un giocatore normale. Io preferisco avere un livello alto quando gioco, e ciò non significa necessariamente avere una forma perfetta, significa solo che quello è il mio livello di gioco".
Ha detto di essere stimolato quando il pubblico avversario la fischia. A Torino, per Ibrahimovic, di fischi se ne sentono sempre tanti...
"A me piace. Sicuramente ci saranno anche questa volta, e se fossi un tifoso juventino anch'io fischierei Ibrahimovic se avesse lasciato la mia squadra, è un grande giocatore... (ndr.: sorride)".
Sarà una bella sfida contro Giorgio Chiellini, considerato uno dei migliori difensori italiani...
"Non conosco molto bene Chiellini perchè quando sono arrivato alla Juventus lui non era ancora in squadra, è subentrato nel secondo anno. Posso solo dire che non era uguale a oggi, è cresciuto tanto, sta facendo molto bene e credo anch'io sia uno dei migliori difensori in Italia. Ha giocato anche in Nazionale e questo fa crescere in esperienza. Sarà un bel duello perchè lui è un difensore e in quanto tale il suo compito è fermare gli attaccanti avversari, io invece farò di tutto per fare gol e creare occasioni".
Ma è un difensore che le piace?
"Mi piace molto perchè gioca in modo forte e fisico. Però bisogna essere sempre attenti, stare due passi avanti e come va va... "
Ha dato qualche consiglio ai suoi compagni che agiscono in difesa sulle caratteristiche degli attaccanti bianconeri?
"Credo che i miei compagni li conoscano già bene. Hanno giocato altri anni contro di loro e un difensore sa già quello che deve fare. Se dovessi dare dei consigli ai miei compagni potrebbero anche non ascoltarmi perchè ognuno agisce in modo differente e ha i suoi trucchi per fermare questo tipo di attaccanti. E per questo è un calciatore che gioca nell'Inter".
C'è bisogno di concentrazione particolare quando si gioca contro una squadra come la Juventus che, diversamente da altre, non abbassa la difesa quasi fino al limite dell'area?
"Sì, ma la Juve adesso attacca anche con insistenza perchè sono determinati a vincere le partite. E domani in campo ci saranno due squadre che vogliono fare gol e vincere. Sarà molto bello perchè la Juventus si schiererà con una difesa molto alta, farà pressing, ma noi dobbiamo giocare come sappiano, con fiducia, come abbiamo fatto nella gara di andata".
Secondo Ibrahimovic, domani, la squadra che segna per prima vince?
"No, vincerà quella che segnerà per ultima".
Il gol più bello che Ibrahimovic ha realizzato in questa stagione? A Bologna, a Palermo, contro la Reggina o quello in Champions League a Brema?
"Secondo voi?".
Il più difficile è stato quello realizzato contro la Reggina...
"A mio parere è quello che ho segnato a Bologna perchè tutti gli altri si possono ripetere. Quello che ho realizzato contro la Reggina potrei anche farlo un'altra volta, quello a Palermo l'ho rifatto contro la Fiorentina. Per farne uno come quello fatto a Bologna non arrivano tante occasioni del genere. Se devo votare voto per Bologna... ma potrei comunque rifarlo un'altra volta... (ndr.: sorride)".
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