Dal sito di TMW  e sul proprio sito ufficiale, Gianluca Rossi, giornalista ed opinionista tifosissimo dell'Inter, ha detto la sua sul futuro di Mourinho: "Moratti e Mourinho stanno davvero parlando di futuro, ma ormai dovreste sapere che, come cantava Enrico Ruggeri, il futuro è un'ipotesi, soprattutto nel calcio. Ma è vero che dal derby dello scorso 24 gennaio, da quell'invito all'ovazione rivolto al popolo nerazzurro, il feeling tra il presidente e lo Special One è ai massimi storici. E se l'Inter dovesse confermarsi in Albo d'Oro con lo scudetto, magari con la Coppa Italia e fare un po' più strada in Champions del consueto, un divorzio a breve diventerebbe improbabile. Mourinho non stravede per quel che gira attorno al nostro calcio e resta un bell' attaccabrighe, ma Moratti sa che è meglio avere un brutto carattere piuttosto che non averlo. Così un certo discorso oltre al 30 giugno 2012, quando scadrà l'attuale contratto, è in piedi. In fondo, la clausola per potersi liberare con penale è sempre lì, esercitabile da entrambe le parti, ad evitare che si ripetano in futuro situazioni alla Mancini. In effetti è giusto così: ognuno dev'essere libero di salutare l'altro quando non c'è più voglia di lavorare insieme. Chi vivrà vedrà, ma anche se nel calcio risultati e denaro comandano ben più dei sentimenti, in casa Inter l'identificazione tra club e tecnico non è mai stata così forte con buona pace di tutti gli altri.

Tornando al campionato: che cuore! E che carattere la grande Inter! A Udine ecco la vittoria che vale tre punti in classifica, ma almeno il doppio a livello psicologico, soprattutto per chi insegue. Nel 3-2 finale si è pure sofferto, con un pizzico di buona sorte, ma dopo la fatica di mercoledì con il Chelsea non poteva essere altrimenti. Non a caso i blues in Premier League sono crollati rovinosamente in casa, travolti 4-2 dal Manchester City del Mancio. L'Inter ha invece risposto alla grande a chi vive nell'illusione di agganci e sorpassi, parole che sento da più di tre anni e che si porta sempre via il vento della classifica. Una risposta per le rime anche ai gatti neri che si strusciano nella tifoseria interista, quelli per cui ogni squadra che insegue deve sempre far sempre più punti dell'Inter. Dovete darmene atto: in questa settimana ho trasmesso fiducia e ottimismo, ma ero sincero, perché mi occupo di Inter e di calcio da più di 20 anni e mi fido delle mie sensazioni. Mourinho ha e ha dato alla squadra una personalità che nella storia recente non ho visto da nessuna parte ed ero certo che dopo il baccano sull'uniformità arbitrale, gradualmente si sarebbe tornati al trend di sempre, per cui non si può sempre e solo subire. A Udine poteva finire anche in pareggio, è vero, ma non avrei comunque cambiato idea sull'Inter, perché squalifiche e tossine europee non bastano a fiaccare quest'Inter. Sulla carta anzi avevo anche considerato il margine sugli inseguitori potesse pure assottigliarsi viste le partite in calendario e la classifica bugiarda dei friulani. Invece l'Inter ha reagito subito, malgrado si sia trovata sotto dopo nemmeno due minuti dal fischio d'inizio di Bergonzi: il gol di Pepe avrebbe spento chiunque, non l'Inter che nel giro di cinque minuti ha trovato il pareggio con Balotelli: strepitosa la sua minella da fuori area nell'angolino!

E dopo un quarto d'ora ecco il vantaggio-capolavoro: da Maicon a Milito e poi a Pandev che di controbalzo ha offerto un pallone seducente allo stesso Maicon, che al volo ha steso ancora Handanovic. Roba da far venir giù lo stadio! E in chiusura di tempo SuperMario ha fatto pure l'uomo assist crossando da sinistra per Milito la palla per il delizioso colpo di testa angolatissimo sul secondo palo. il 3-1 all'intervallo ha suggerito all'Inter un avvio di ripresa in sordina, che la partenza-sprint dell'Udinese ha punito dopo nemmeno dieci minuti: ingenuo Balotelli in barriera ad alzare il braccio verso il pallone, implacabile Di Natale dal dischetto. Da lì alla fine, parole e musica di Lucio in difesa, bravissimo come col Chelsea e aiutato da Materazzi nel finale, con occasioni da una parte e dell'altra, mentre Eto'0 dava respiro a Pandev. A pochi secondi dalla fine il rischio della beffa, con la traversa di Inler dopo doppia deviazione di Stankovic e Lucio. La fortuna aiuta gli audaci e l'Inter, stabilmente in campo con almeno 4 giocatori d'attacco, audace lo è sempre, con buona pace di chi insegue e continua a rinviare l'aggancio. Settimana prossima vanno in scena Roma-Milan e Inter-Genoa. Mourinho, squalificato in tribuna e intento a mandare copiosi sms a raffica, forse non solo al vice Baresi in panchina, magari non la guarderà neppure. Lui è abituato a guardare sempre davanti, ma davanti all'Inter non c'è mai nessuno".

Sezione: News / Data: Gio 04 marzo 2010 alle 22:45
Autore: Fabrizio Romano
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