Gian Piero Gasperini prosegue la sua crociata contro il nuovo modo di arbitrare nell'era Var, tornando a parlare della sua espulsione in Atalanta-Udinese di domenica scorsa: "Guardare le partite dalla tribuna? C'è poco da ridere, non sono mai stato ammonito nelle gare precedenti. Mi ha dato fastidio perché so quando ho delle colpe", ha puntualizzato il tecnico dell'Atalanta in conferenza stampa. Prima di estendere il suo discorso a quanto sta succedendo in Serie A a livello di interpretazioni dei vari episodi: "Poi c'è un problema più serio, in questo calcio faccio fatica a capire i falli di mano, il VAR, i contrasti, eppure sono dentro il calcio da tanti anni - le parole di Gasp -. Non lo capisco io, non lo capiscono i giocatori, non lo capisce il pubblico. In troppe partite succedono imprevisti, ma soprattutto non c'è chiarezza. In tribuna, se mi scappa una parola, non ne pago le conseguenze. Ci dicono: basta star zitti. Ma secondo me è giusto tirar fuori il problema. Poi si si può far finta di niente, ma non si risolve niente. Forse è il momento di farlo, ma non riguarda solo l'Atalanta, altrimenti va a discapito di tutto il calcio. Il VAR ha un peso, carta canta. Non è tanto discutibile, di fronte all'immagine non capiamo più niente. O ci sono interpretazioni di parte... Ci devono dire quando il VAR interviene o non interviene, in quel modo ci può essere più equilibrio. L'espulsione di domenica per me è pesantissima".
Sezione: News / Data: Ven 29 ottobre 2021 alle 14:26
Autore: Mattia Zangari
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