Si è sacrificato per il bene della squadra nonostante fosse un campionissimo affermato e decorato. Ha rinunciato ad essere il top scorer nerazzurro per sbattersi sulla fascia in maestosi recuperi di oltre 70 metri. Abbiamo tutti impresse quelle immagini di Barcellona mentre ferma Pedro in calcio d’angolo, imitando alla perfezione Lucio, oppure quando chiude con la naturalezza di un difensore Altintop in finale, ma adesso cambieranno un po’ di cose. Samuel Eto’o vuole tornare con prepotenza ad essere quell’infallibile bomber che è sempre stato. Ha parlato con Rafa Benitez in maniera chiara. Lui è Samuel Eto’o, professione goleador di razza, in carriera ha sempre fatto quello e continuerà a farlo. La corsa ed il sacrificio, quelle restano, ma almeno 25 gol lui li vuole segnare, magari con un occhio un domani alla panchina, come quella del Camerun: “Un giorno ho detto di voler fare l’allenatore, non del Camerun. Mi piace l’idea anche perché ho avuto ottimi maestri”.

Mourinho lo avrebbe voluto al Real: “Questo non lo so. Quel che so è che ora sono dell’Inter ed è ciò che conta. Ho detto non so perché nel calcio nulla è scontato. Per esempio non pensavo di andare via così da Barcellona”. Barcellona e Guardiola: “Mai avuti problemi con Pep. Se l’Inter lo avesse preso per il dopo Mourinho? Avrei detto che l’Inter senz’altro prendeva un ottimo allenatore”. Benitez: “Lo conosco da quando avevo 17 anni all’Extremadura. Mi chiese informazioni in merito a Kalla. Bella fiducia. Farò di tutto per aiutare Rafa e l’Inter”.

Sarà più facile ora che c’è Benitez all’Inter: “Sarà più facile per me visto che conosco il calcio italiano. L’importante è che sia facile per lui. Ha le idee chiare; il segreto è saper creare un buon gruppo, cercare di instaurare un feeling. E poi tutto dipenderà dalla reazione della squadra a ciò che chiede il tecnico”. Si passa alla domanda clou: il suo impiego più ravvicinato alla porta; sarà possibile fare gol anche se si gioca con i 4-2-3-1? “Benitez sa cosa fare. Non gli ho chiesto di smettere di correre, quello è indifferente a seconda di tutti i ruoli. Però visto che sono un centravanti e faccio i gol, ed è sempre quello che ho fatto in 13 anni di professionismo, gli ho detto di voler stare più vicino alla porta”.

Perciò lo scorso anno non si è visto il vero Eto’o: “Si è visto un Eto’o ad alto livello, ma non nel suo ruolo. Mourinho mi ha chiesto sacrificio e io l’ho accontentato”. E’ stato il suo migliore anno della sua carriera: “Si perché ho giocato anche in una posizione non mia”. Gli saranno mancati gol: “Non li ho contati, visto che ne ho fatti pochi. Io per contarli devo farne almeno 25”. Però quello di Londra è stato importante: “Quello che ricordo è il gol al Livorno. In rovesciata non avevo mai segnato”. Geloso di Milito? “No. Contento per lui e per l’Inter. Ognuno ha il suo ruolo e lui fa i gol”.

Dopo le Champions vinte con due gol, quella di Madrid è stata goduta di meno, visto che ha segnato il Principe: “Non scherziamo. Ho pensato che quella sera che avevo vinto ben tre Champions con tre squadre diverse”. Si possono vincere due Champions di fila: “Sì se si resta umili”. E sei trofei: “Col Barça non ce l’ho fatta perché ero andato via. Ora ci proverò con l’Inter”. Ora che non ci sarà più Balotelli a chi darà le sue sgridate? “Spero a nessuno: Mario è un grande talento ma lo deve dimostrare. Se pensa che l’addio all’Inter sia la cosa migliore, buon per lui. Noi tutti abbiamo cercato di aiutarlo”. Maicon: “Sarebbe fondamentale in ogni squadra e noi lo abbiamo”: Piccola curiosità; ora che non c’è Arnautovic a chi darà la Bentley? “Alla polizia. Almeno sarà al sicuro”.

Sezione: News / Data: Dom 01 agosto 2010 alle 09:52 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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