Samuel Eto’o è stanco di fare il gregario di lusso, quello relegato sulla fascia, dopo una vita passata a sbattere dentro palloni, sia in Spagna che in Europa. Le sue parole di ieri, rivolte al tecnico francese Paul Le Guen, sanno di avvertimento. Samuel vuole ritornare a possedere lo scettro di re dell’attacco camerunese, goleador massimo della Coppa d’Africa, per cercare di migliorare il suo score ai Mondiali, fermo a quota 1 dal 2002, quando decise la partita contro l’Arabia Saudita. A Canal Plus, l’ex bomber del Barcellona, ha infatti detto: “Ho giocato largo perché me lo ha chiesto l’allenatore, pensava che avessimo più soluzioni offensive. Ho cercato di servirei i miei compagni, difendere e attaccare, ma devo dire che sono abituato ad un certo tipo di ruolo, ed è difficile adattarsi”. Abbiamo già discusso in precedenza sulle differenze tra Inter e Camerun. Il bomber africano, in maglia nerazzurra, s’impegna sì in profondi ripiegamenti, ma quando l’Inter è in possesso palla, si porta sempre verso il centro dell’area di rigore aiutando Milito, come fatto a Londra con il Chelsea.

Le parole di Eto’o sanno dunque di avvertimento, per certi versi, parole che non sfuggiranno a Rafa Benitez, che martedì in conferenza stampa, ha detto di sapere che il Re Leone ha giocato molto largo alcune partite di Champions e forse non è più disposto al sacrificio. La compatibilità tra Milito ed Eto’o e la nuova voglia del camerunese di tornare quell’attaccante prolifico che tutti conosciamo è davvero impellente. Un nuovo obiettivo, dunque, per Rafa, ovvero consentire a ‘Mister Finale di Champions League’ di trovare più spesso la porta.

Sezione: News / Data: Ven 18 giugno 2010 alle 09:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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