Alessio Cerci è solo l'ultimo giocatore della 'discordia mercantile' tra Milan e Inter. La storia recente parla infatti di numerosi 'colpi bassi' che le due squadre meneghine si sono inferte a vicenda: il Corriere dello Sport, nell'articolo a firma Furio Fedele, prova a riassumere così tutti gli sgarbi degli ultimi anni : 

Da Rio segnalano Galliani adirato per l’inter...ferenza nerazzurra su Cerci, ma il Milan in agosto non si è fatto molti scrupoli quando ha messo la freccia per superare le titubanze interiste nell’affare Bonaventura proprio nell’ultimo giorno di mercato. L’ex atalantino era partito per Milano, convinto di firmare il contratto nella sede nerazzurra, e fu catapultato in quella rossonera. I colpi «proibiti » non hanno coinvolto solo i giocatori ma anche il tecnico Leonardo che nel dicembre 2010 tradì la sua fede milanista... convertendosi e sostituendo sulla panchina nerazzurra l’esonerato Benitez. Per poco il brasiliano rischiò di superare Allegri nella corsa verso lo scudetto 2010-2011, poi però perse il derby e franò. Non si fece molti scrupoli (un anno dopo) neppure Moratti che si intromise nella duplice e complessa trattativa Tevez-Manchester City e Pato-Paris St. Germain contribuendo a rovinare tutto: il petroliere propose ai Citizens (di coach Mancini...) l’obbligo di riscatto per l’Apache mentre il Milan non andava oltre il meno convincente diritto di riscatto. Lo stop alla cessione a titolo definitivo di Pato al Psg complicò irrimediabilmente la situazione. Quella fu anche una vendetta a scoppio ritardato perché il «Papero» brasiliano era stato trattato dal club nerazzurro nel 2007 ma il Milan anticipò le mosse nerazzurre.

CARO... SUAZO - Un altro sgarbo del Milan, che Mancini ricorda bene, è relativo all’estate 2007 quando l’honduregno David Suazo effettuò le visite mediche con l’Inter ma due giorni dopo, il Milan, tramite un comunicato notturno, annunciò l’acquisto del calciatore. Si scatenò il caos e l’ex-Cagliari accettò alla fine di cambiare rotta con l’Inter costretta a un ulteriore sacrificio economico. Nel 1997, invece, il brasiliano André Cruz (Napoli) piaceva molto all’Inter che raggiunse l’accordo con il giocatore. Il Milan riuscì a inserirsi con successo nella trattativa e a tesserarlo, ma per «scusarsi» diede all’Inter Francesco Moriero.

IBRAHIMOVIC - Il caso più famoso di derby di mercato, però, è quello dell’estate 2006 quando, approfittando di calciopoli, l’Inter riuscì a strappare Ibrahimovic non solo alla Juventus ma anche al Milan. Il «blitz» decisivo di Branca e Oriali a Torino proprio la sera in cui i rossoneri erano impegnati nel preliminare (contro la Stella Rossa) per conquistare l’accesso alla Champions League. Firme e sorpasso per lo svedese. Spericolata è stata anche l’operazione Balotelli- Milan. Nel gennaio 2013 l’ad Galliani decise di soddisfare il desiderio di Super Mario di indossare la maglia del «suo» Milan. Moratti diede comunque la sua benedizione all’operazione senza fare valere il diritto di veto che l’Inter aveva ottenuto quando vendette il suo attaccante al City.

Sezione: News / Data: Sab 27 dicembre 2014 alle 13:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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