Domenico Criscito ha detto addio allo Zenit dopo 7 anni e tornerà in Italia, al Genoa. "È stato un enorme onore aver compreso d’aver portato in alto i colori dell’Italia all’estero: mi dà grandissimi brividi, così come mi riempe di soddisfazione sapere che sono il difensore con più gol e più assist nella storia del club - dice a Tuttosport -. Piangevo, eccome se piangevo nel giro di campo assieme a mia moglie Pamela e ai miei cuccioli Alfredo e Alessandro. Sono tristissimo per il fatto che sto per salutare una città splendida, ma sono allo stesso tempo più che felice per il fatto che tornerò in Italia, il mio Paese, la mia patria. Mancini? È uno spettacolo, datemi retta. Umanamente e professionalmente. Domenica contro lo SKA Khabarovsk mi ha fatto uscire a pochi secondi dal termine perchè potessi ricevere l’ovazione dei tifosi, perchè potessi far capire loro quanto sono stati importanti in questo mio lustro abbondante a San Pietroburgo. Lo conoscevo già prima che venisse ad allenare qui perché c’eravamo sentiti quando era all’Inter e aveva sondato la mia disponibilità a trasferirmi in nerazzurro. I casi della vita ci hanno fatto reincontrare qui sulla Neva (il fiume che bagna San Pietroburgo, ndr). Di calcio il Mancio sa tanto e mica lo dico io, lo dice il suo palmares. Ovunque sia andato ha vinto, dall’Inter al Manchester City. E se quest’anno in Russia ha fallito dovete sapere che non è stato per suoi errori o mancanze, quanto piuttosto per i due gravi infortuni occorsi a Mammana e Kokorin e per il fatto che molte sono state le cessioni sul mercato di gennaio. In pratica, il mister non ha potuto lavorare con il giocattolo che voleva lui. Umanamente, Mancio è clamoroso: il nostro rapporto è ottimo. Non è un sergente di ferro, ma ama il dialogo con la squadra: resta comunque un perfezionista e quindi, quando vede che le cose non vengono fatte nel migliore dei modi, si inalbera, si arrabbia. Non ho preso cazziatoni da lui, ma solo e soltanto utili consigli. Non ringrazierò mai abbastanza Roberto Mancini: mi ha insegnato calcio. Per questo sono felice della scelta di affidare a lui la ricostruzione della Nazionale azzurra: ha carisma, esperienza e enorme conoscenza dell’argomento calcio. È l’uomo giusto per riportarci nell’élite del fùtbol. Con voi di Tuttosport posso essere sincero: io qualche battuta sulla Nazionale al mister l’ho fatta, eccome. Del resto, Mancini sa cosa posso dare, lo sa benissimo: mica è come Ventura che considerava la Russia troppo lontana per venirmi a vedere... Spero davvero con tutto il cuore d’avere la chance di tornare a vestire l’azzurro. Io con la Nazionale ho sempre avuto problemi da quel giorno di fine maggio del 2012 quando arrivarono i carabinieri a Coverciano... Ora ho 31 anni, di tempo ne ho ancora, quindi rimango positivo: ho un sacco di ottimismo della volontà, come diceva Gramsci".

VIDEO - CRISCITO MANCINO TERRIBILE: PUNIZIONE GIOIELLO IN EL

Sezione: News / Data: Mar 15 maggio 2018 alle 17:43 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print