Oggi ad Appiano Gentile c’è stata la conferenza stampa per ufficializzare che Esteban Cambiasso sarà dell’inter fino al 2014. “Sono felice di essere qua perchè quando una società ti rinnova il contratto vuol dire che apprezza quello che hai fatto. Un acquisto equivale a una scommessa, un rinnovo di contratto vuol dire un rinnovo di fiducia. Questi cinque anni sono stati bellissimi ma spero che i prossimi lo siano ancora di più e che le soddisfazioni siano ancora maggiori”.

Omaggiato anche da Mourinho, presente alla conferenza stampa, che lo ha definito “uno dei giocatori più veloce di testa che ho mai avuto”, il centrocampista argentino ha ribadito che si ispira al suo idolo Redondo, un vero e proprio punto di riferimento per lui. Molto elegantemente ha declinato anche l’ipotesi di indossare la fascia da capitano perchè, secondo lui, nel 2014 Zanetti sarà ancora in campo.

Cambiasso ha poi parlato dell'Inter e di quello che significa giocare nell'Inter: "Credo che tutti i miei compagni siano consapevoli che quando arrivano all'Inter arrivano in una squadra con dei grandi obiettivi e dei grandi progetti. Ora non vedo nessuno dentro lo spogliatoio che pensa il contrario", parole che inevitabilmente rimandano agli ultimi concitati casi di mercato con al centro Ibra e Maxwell.

Ma a domanda specifica su Ibrahimovic, il giocatore replica: "In questi due giorni liberi concessi dal mister sono stato con mia figlia, mia moglie e i miei genitori che sono qui in Italia. Ho guardato poca tv, non ho letto nessun giornale e, più in generale, tante volte le dichiarazioni non so se sono realmente dei calciatori o della gente che è attorno a loro. Posso dire solo quello che vedo dentro lo spogliatoio e cioè che tutti i miei compagni sono contenti, si allenano al massimo, si impegnano in ogni partita, e questo è il segreto per il quale siamo primi in classifica".
 

Il "Cuchu" ha poi ricordato i gol più belli nell’esperienza nerazzurra: “quella nel derby la ricordo con molto piacere, ma sono legato anche a quella nella finale di coppa italia, e i due a Firenze dopo la scomparsa di Facchetti”. Chiusura sul capitolo nazionale ”Ogni giocatore ci tiene e io non faccio eccezione, ma una maglia in nazionale si può ottenere solo dando il meglio in campo e non parlando”.

 

Sezione: News / Data: Mer 25 marzo 2009 alle 15:09 / Fonte: Inter.it
Autore: Franco De Simone
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