"I tre momenti chiave che hanno reso possibile lo scudetto dell'Inter sono individuabili: uno nella partita del cambiamento che è quella con il Sassuolo, dove l'Inter aveva preso inizialmente un calcio offensivo ma scoprendosi molto in linea difensiva. Prendeva tanti gol ma si esponeva tanto e prendeva tanti gol, andando in difficoltà. Conte ha capito di dover fare un passo indietro, si è messa 3-5-2 in maniera più coperta, fa fare la partita all'avversario e quando riparte è devastante. Questo non vuol dire che ha fatto solo fase di non possesso, perché l'Inter ha sviluppato grandi manovre che l'hanno portata qui" dice Beppe Bergomi ai microfoni di Sky Sport dove analizza il percorso stagionale della squadra di Antonio Conte, oggi sul tetto d'Italia.

"Il secondo momento chiave lo individuo a gennaio, quando abbiamo cominciato a parlare delle difficoltà societarie. A quel punto Conte ha ricompattato  il gruppo e tutti i giocatori sono diventati più forti. Conte è stato bravo a rivalutare alcuni giocatori, l'Inter ha cambiato fisonomia, sono entrati Eriksen e Perisic e ha trovato la fisionomia giusta.  Valutando tutti quelli in rosa, pure quelli come Ranocchia che hanno giocato poco, hanno portato tutti questa squadra ad andare avanti - prosegue -. Il terzo momento chiave era il derby perché il Milan era davanti, viaggiava forte e bisognava dare un segnale alla squadra. Quella partita è stata la partita della svolta, dando consapevolezza maggiore che ha permesso all'Inter di fare il filotto vincente. Con quella partita si è data una spallata al concorrente. Sono questi, a mio avviso i tre momenti che hanno permesso all'Inter di vincere lo scudetto. Ma il valore aggiunto è stato l’allenatore, perché conoscendo l’ambiente dell’Inter serve un leader carismatico, forte che si prende tutte le responsabilità e lui ha fatto tutto questo”.

Sezione: News / Data: Dom 02 maggio 2021 alle 22:44
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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