Paolo Vanoli, tecnico del Torino, si sofferma davanti alle telecamere di Sky Sport per una prima analisi della prestazione della sua squadra nella sconfitta incassata all'Olimpico Grande Torino contro l'Inter: "Abbiamo faticato subito a trovare i riferimenti: se a loro lasci il palleggio hanno grande forza, anche se non c'erano parecchi titolari. Abbiamo fatto una gara di coraggio, è quello che ho chiesto da qua fino alla fine. Potevamo riaprire la partita sulla grande parata di Martinez, alla fine ci meritavamo il gol. In quello annullato diciamo che non si capisce perché... A parte questo sapevamo di incontrare una squadra forte, ma i miei mi sono piaciuti perché abbiamo lottato. Alla prossima incontriamo il Lecce in casa loro, ma dobbiamo essere questi e non guardare in faccia a nessuno per costruire il nostro futuro". 

Come si può valutare questa stagione?
"Penso che sia stata una stagione di alti e bassi per tutto quello che ci è successo. Siamo partiti forte, poi dopo che abbiamo perso Zapata abbiamo perso anche le certezze su cui erano basati i tre anni precedenti. Abbiamo fatto fatica a ritrovare la sicurezza di andare in gol: non si faceva più un cross, ma ho detto ai ragazzi che si possono fare non solo alti, ma aggredendo bene l'area. Cambiando modulo abbiamo alzato un po' il baricentro e penso che i risultati si siano visti. Abbiamo avuto un lungo periodo che ci ha portato a non lottare per qualcosa in più: deve essere un anno da cui ripartire, da valutare. Dobbiamo migliorare in tutti i settori per essere più competitivi".

Ti ha sorpreso la posizione di Zalewski?
"Hai centrato il problema dei primi minuti. Ci ha dato fastidio perché non riuscivamo a trovare il riferimento per andare a pressare alto col terzino. Per fare più in fretta la scalata ho fatto fare il quinto a Lazaro, con Dembelé dentro in quella posizione perché su Bastoni dovevamo uscire con Vlasic e alzare Ricci. Poi ho detto a Ricci di andare su di lui per essere più offensivi. All'inizio però è stato quello che abbiamo faticato a capire, poi nel secondo tempo avevamo un passo diverso. Nel primo gol Gineitis ha seguito Zalewski, ma lui era l'uomo sbagliato: gli ho detto che mentalmente deve essere pronto a capire che un giocatore di alta qualità può sterzare. È un errore grave, non si possono lasciare quei metri in una sterzata. Ma è vero, Zalewski ci ha dato fastidio anche se l'Inter con la qualità che ha lo può fare siu entrambi i lati: è una squadra veramente forte, ma quando abbiamo trovato le misure abbiamo fatto qualcosa con coraggio". 

Sezione: L'avversario / Data: Dom 11 maggio 2025 alle 20:53
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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