Inter fuori dal Mondiale. Una squadra - come descrive la Gazzetta dello Sport - stanca, distratta e disorganizzata.

"Non basta entrare in partita nell’ultimo quarto d’ora, colpendo un palo con Lautaro e una traversa con Dimarco, però subendo il secondo gol sbilanciata, per legittimare i quarti di finale. Avanti meritatamente il Fluminense di Renato, squadra brasiliana con atteggiamento argentino, aggressione, grinta, cattiveria, qualche mezzuccio ma anche organizzazione tattica e senso di squadra che la nuova Inter ancora non possiede", si legge.

Il gol in apertura è il manifesto della serata no, tra superficialità, disattenzioni ed errori di comunicazione. Il resto lo fa una allarmante sterilità offensiva e i soliti errori sotto porta, più i soliti legni maledetti.

"Forse l’unica buona notizia da Charlotte è che qualcosa è cambiato nel secondo tempo con i nuovi. Susic, come dice Boban che lo conosce bene, è un progetto di gran bel centrocampista multiruolo che deve soltanto giocare con continuità. Carboni ha personalità e dribbling. Sebastiano Esposito, l’altro Esposito, dà comunque movimento in attacco liberando Lautaro, fin lì imbarazzante e non soltanto per la modesta collaborazione di Thuram. Male il resto, se si esclude un Barella ultimo ad arrendersi e sempre lucido negli inviti alle azioni d’attacco", sottolinea la rosea.
 

Sezione: Focus / Data: Mar 01 luglio 2025 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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