"Se è vero che in ogni paese lo sport nello sport preferito è cercare un emulo locale di un grande campione, eccola servita: Roman Zozulya è una specie di Rooney di Ucraina". Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport, che propone il ritratto della punta del Dnipro, prossimo avversario dell'Inter in Europa League. "Per il look, ma anche nel senso di centravanti sottodimensionato (1.75 per 62 kg) ma che vive di moto perpetuo, di dinamismo, di pressing sui difensori, di cattiveria agonistica. «Idoli? Nessuno. Uno deve credere in sé stesso, solo così si diventa qualcuno», disse. Prodotto del vivaio della Dinamo Kiev, nel giro delle nazionali da quando aveva 17 anni, rilanciato da Juande Ramos al Dnipro, il suo spirito belligerante porta qualche divisione nel tifo: c’è chi ci si identifica e lo eleva a idolo, e poi i maligni che tendono a sottolineare una certa tendenza ad accentuare i contatti e a marcare stretti anche gli arbitri oltre al fatto che, stringi stringi, il talento è da sei. Vero, però i compagni lo amano perché pur non essendo un realizzatore seriale smazza ottimi assist e corre per tre. E per i difensori resta un bruttissimo cliente. Chiedere lumi a Koscielny, che un anno fa circa Zozulya mandò in bambola nell’andata per gli spareggi per il Mondiale: un gol e un rigore procurato. Poi la Francia ribaltò al ritorno, ma resta la prestazione monstre. Sfiorò il colpaccio anche l’anno scorso a White Hart Lane in Europa League, dove fece lo 0-1: il Dnipro aveva vinto 1-0 all’andata, c’era solo da rintuzzare. Bene, sull’1-1 Zozulya innescò un battibecco con Vertonghen a cui rende circa 10 centimetri, lo sfiorò con la testa e il belga andò giù come se l’avesse investito un camion. L’arbitro ci cascò: rosso, ucraini in 10 e rimontona Tottenham. Occhi aperti, comunque.

Sezione: L'avversario / Data: Mar 16 settembre 2014 alle 14:19 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print