Intervistato sulle colonne dell'edizione veneta del Corriere della Sera, Joel Obi, centrocampista del ChievoVerona, parla del suo club attuale ma anche dell’Inter, sua vecchia squadra e prossimo avversario in campionato: "Cosa ricordo della mia esperienza all’Inter? Io che debutto in Champions League prendendo il posto del mio idolo Stankovic. Thiago Motta, maestro di tranquillità nel proteggere e giocare palla. Durante una delle prime sedute con i grandi, mi scappò un tunnel non voluto su Vieira. ‘Ma no Patrick, dal ragazzino no’ dicevano tutti. Ma lui, un signore, la prese bene: l’avessi fatto a un altro non ne sarei uscito vivo". Su José Mourinho: "Resta un vincente e uno così trova squadra subito. All’Inter ha scritto pagine di storia rimanendo nel cuore di tanti. Anche nel mio: amavo i suoi allenamenti, pedalavi ma sapeva anche farti divertire col pallone".

Capitolo Chievo: "La giocata che mi rende felice è recuperare palla, specie se poi parte il contropiede. Sempre stato uno da contrasti e duelli. Quando salivo in prima squadra con l’Inter il ruolo era quello: correre e rubarla, a giocarla ci pensavano i grandi. La stagione del Chievo? L’inizio è stato difficile, sì. Avessimo vinto qualche partita non saremmo qui a parlarne. Ma non ci penso più. Adesso la domenica è tornata a essere il giorno in cui raccogli i frutti della settimana. Non ci intimoriamo davanti agli avversari, giochiamo a mente libera, proviamo a vincere con tutte. E così sarà anche con l’Inter. Deve tornare a segnare con continuità la squadra e devo tornare a segnare anch’io. Pian piano sto acquisendo fiducia. Di Carlo? Vedi uno che ci crede e ti viene da dimostrare che ci credi anche tu. Ci dice: ‘Fate vedere chi siete’. Giochiamo più sereni. I conti li faremo alla fine".

Sezione: L'avversario / Data: Ven 21 dicembre 2018 alle 14:55 / Fonte: Italsportpress.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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