Terminata l'assemblea dei soci dell'Inter, comincia la conferenza stampa in cui vengono presentati i dati di cui si è parlato in mattinata. Apre la conferenza Robert Faulkner, direttore della comunicazione, che ringrazia i presenti e introduce i presenti, dopodiché mostra un video emozionale sui recenti successi dell'Inter. "Benvenuti, ci dispiace molto che Thohir non sia presente per motivi personali - ha aperto Bolingbroke -, sappiamo voleva essere qui, parlerò anche per voce sua. Avrebbe voluto incontrarvi ed essere qui anche lui. Abbiamo approvato il bilancio con risultati positivi sia in campo sia fuori nello scorso esercizio. Nel 2013-14 i ricavi erano a 168 milioni che nel 14-15 sono aumentati a 171, nella stagione scorsa a 186 milioni, esclusi i 55 milioni dalle acquisizioni e cessioni di giocatori. Quest'anno arriveremo a 200 milioni. L'utile di esercizio nel 13-14 era negativo di 14 milioni, dal 14-15 siamo in  pareggio e nell'anno scorsi eravamo a +10 milioni. Per la stagione in corso ci aspettiamo un raddoppio superando i 20 milioni. Il target è il risultato netto di esercizio dedotti tutti i costi ovviamente, l'ambito su cui pi dobbiamo lavorare. Avevamo lo scorso esercizio un -140 milioni ridotto a 59 milioni. Nell'anno in corso dovremmo ridurlo a meno di 24 milioni. Il piano quinquennale punta ad avere degli utili positivi. Il Financial Fair Play viene stabilito dall'Uefa ma abbiamo superato il test, dovevamo avere perdite inferiori a 30 milioni ma alcuni parametri sono cambiati e dovremmo aver superato l'obiettivo. Ci viene ora chiesto un pareggio, se raggiungiamo questo difficile obiettivo avremo raggiunto il nostro obiettivo.

Parlando del campo abbiamo chiuso il campionato scorso con un risultato migliore di quello prima, puntiamo alla Champions League ovviamente, è per noi importante rientrare in Europa ma ora vogliamo entrarci dalla porta principale. Abbiamo gicoatori di ottimo livello, promosso alcuni giovani, erano uno degli obiettivi. Abbiamo inoltre completato il management e ora abbiamo tutti i tasselli al loro posti. Due anni fa avevo detto che era importante la partecipazione dei tifosi a San Siro, fondamentale per aumentare i ricavi. L'anno scorso la partecipazione media è stata di oltre 45 mila presenze, un notevole +22% e un dato che è unico in tutta la scena italiana perché nessun altro club riesce a connettersi così con i propri tifosi: la media italiana è 30 mila. Anche gli abbonamenti sono aumentati, 27800, con un grande aumento sull'anno prima. Abbiamo anche incassato molto su singole partite, specie contro Juve e Milan ed è molto importante perché aumentano anche i ricavi.

Il rinnovo Pirelli è andato avanti dopo lunghe trattative e siamo orgogliosi di averli come partner per altri 5 anni, la piu' lunga nello storia degli sport in Italia e penso la seconda per durata in tutto il mondo. Abbiamo anche sponsor internazionali, molti dall'Asia dopo la nostra apertura alla Cina con il tour. Bene anche il tour in Usa, il migliore dal punto di vista commerciale. Abbiamo raggiunto quindi moltissimi fan. Aperto altre academy in Cina, altre 4 in preparazione, da raddoppiare entro fine anno. La ripartenza commerciale è stata quindi molto importante, ma ora vogliamo vincere sul campo e per farlo bisogna vere un management forte, e questo abbiamo fatto. Anche Inter Campus sta andando molto bene, abbiamo 29 centri nel mondo".

Questa estate abbiamo cambiato allenatore, ne aprofitto per ringraziare Mancini per quanto fatto ma ora siamo soddisfattissimi di De Boer che ha accettato all'ultimo di venire a Milano, i risultati finora sono stati caratterizzati da alcuni grandi successi e altri piu' deludenti. Questa estate Suning ha anche acquisito la maggioranza del club e questo ci permetterà di crescere in futuro e raggiungere altri mercati. Abbiamo 311 milioni di tifosi, siamo uno dei club piu' supportati al mondo e di questi 130 sono in Cina, Suning è in contatto con loro, una grande oportunità commerciale. Presto apriremo un ufficio a Nanchino diretto da un direttore generale Asia che svilupperà il brand in questa zona.

Tornando al campo puntiamo alla Champions ma non rinunciamo a corrre anche per lo Scudetto, questo sarà sempre un obiettivo. Questo è il terzo anno del nostro piano quinquennale che deve riportarci al top sulla scena internazionale e italiana, vogliamo riportare in alto il club anche con i risultati finanziari. Infine voglio dire due parole sulla Lega, dobbiamo eleggere un nuovo presidente, in Spagna e Germania stanno rivedendo le loro modalità operative inseguendo la Premier League, stanno evolvendo, penso dovrebbe accadere anche in Serie A: il presidente dovrà occuparsi della qualità degli stadi, la partecipazione del pubblico e molto alto. Nel modello inglese c'è molto piu' potere nella struttura dirigenziale, la mia preoccupazione è che si parli di cosa si potrebbe fare perdendo il passo per restare competitivi".

La parola passa a Yang Yang: "L'obiettivo era riportare l'Inter alle vette del calcio italiano e mondiale, il tempo vola e Suning intanto ha fornito supporto in campo e fuori. Abbiam preso Candreva, Joao Mario e Gabriel Barbosa. Abbiamo rinforzato la presenza in Cina, a fine novembre aprirà un flagship store. Staff tecnico e sirigenza condividono gli obiettivi, Suning sostiene il team e la dirigenza. Grazie infine al supporto dei tifosi, in futuro potremo lavorare in maniera sempre piu' forte".

Parte la sessione di domande e risposte della stampa.

Thohir e Suning hanno scelto De Boer, ha incontrato piu' difficoltà di quanto previsto?
Yang Yang: "Come dicevamo Suning sta facendo un investimento a lungo termine, lo sport è un sottosettore del nostro gruppo, Inter non è l'unico asset, abbiamo anche una squadra in Cina che è seconda. Ci vuole tempo, lavoriamo duramente, abbiamo scelto l'Inter in Europa perché crediamo in questo club, ha un team di qualità. A volte ci sono alti e bassi nel calcio, ma la base c'è e tutti lavorano per migliorare".

Cosa significa quando una squadra gioca come mercoledì per l'allenatore?
Zanetti: "Le difficoltà ci saranno sempre, bisogna saperle affrontare e ripartire, non solo nel calcio ma nella vita in generale. Dobbiamo essere sulla stessa linea, lavorare condividendo il lavoro. Dobbiamo trovare continuità, ci stiamo provando".

Non è bastata la vittoria sul Torino per placare il processo mediatico a De Boer, la fiducia è totale?
Zanetti: "Come proprietà leggiamo cosa si scrive, valutiamo a titolo informativo ma non condiziona il nostro operato. Dobbiamo far tornare l'Inter competitiva".
Bolingbroke: "De Boer è arrivato in corsa, è difficile per tutti, ma siamo al 100% al fianco di Frank ed è importante dichiararlo apertamente perché il suo compito non è semplice. Quando ci sarà la pausa invernale potrà passare 10 giorni con i giocatori, avrà tempo per rinforzare le sue idee. Una sfida difficilissima ma siamo al 100% al suo fianco".

La sensazione è che De Boer stia facendo molta fatica anche a comunicare con la squadra, come pensate di intervenire? In Italia si dice manchino italiani nerazzurri in società, pensate di fare qualcosa?
Ausilio: "Quante partite abbiamo mancato quest'anno? Due, forse tre. Stiamo migliorando, ci vuole tempo, noi dobbiamo capire cosa c'è dietro i risultati senza limitarci ai risultati se no avremmo messo in discussione l'allenatore. Cosa che non abbiamo mai fatto, sono almeno 15 giorni che non leggo niente, Gigi (Crippa, ndr) mi manda le prime pagine ma noi andiamo oltre analizzando cosa c'è dietro il risultato. Per me è stata piu' negativa la partita con il Southampton che contro Bologna o Cagliari. Negativa la partita di Bergamo. Noi analizziamo e cerchiamo di capire come valorizzare questa squadra, l'allenatore ha idee positive e propositive. Tiriamo almeno 10-15 volte a partita, se Icardi non la risolveva mercoledì rischiavamo di non vincere ma la nostra analisi è piu' profonda della vostra. Non abbiamo contattato alcun allenatore, molti si spropongono perché tutti vorrebbero allenare l'Inter, ma la panchina è di De Boer".
Yang Yang: "E' importante avere competenze per gestire una società come l'Inter. Siamo un grande gruppo e possiamo raggiungere obiettivi anche in Italia, c'è una buona governance, Thohir è presidente e ha il 33% delle quote, siamo sempre in contatto con lui, con altri manager. La distanza non è così importante, anche Steven lo ha detto, ogni giorno siamo in contatto, c'è stato un ottimo tour in Cina, siamo sempre in contatto e ci sono ottime persone qui che lavorano bene. Il canale funziona bene, il cuore di Suning è qui. Zhang Jindong guarda tutte le partite alzandosi anche la notte".

Farete una tournée a Nanchino? Galliani potrebbe essere presidente di Lega per la riforma di cui parlavate? Qual è la strategia per il pareggio di bilancio?
Bolingbroke: "Faremo un tour in Asia in estate, pianifichiamo tour regolari in futuro, c'è tempo per lavorarci. A Nanchino abbiamo la nostra sede ed era ovvio aprire un ufficio lì per motivi logistici. Per la Lega, non supportiamo nessuno e non ci stiamo pensando ora, valuteremo dopo. Il candidato per me dovrebbe essere una persona che possa capire la dinamica del cambiamento in atto nel calcio mondiale e italiano. Anche Bundesliga e Liga sono i modelli di seguire non solo la Premier, tutti stanno cambiando, noi dobbiamo mantenere la nostra audience nel mondo. Infine per il FFP c'è un requisito di pareggio in questa stagione, siamo in grado di arrivarci ma non sarà semplice, ma parte del nostro obiettivo ma sarà dura".

Quando pensate di risolvere la situazione Thohir? L'azionista di minoranza è presidente e quello di maggioranza non lo è. In Italia una proprietà duale è atipica.
Yang Yang: "Erick è nostro partner, lo conosciamo e siamo il piu' grande gruppo retail in Cina, è partner anche per il Sud Est Asiatico dove è molto noto. Vogliamo espandere il business al di fuori del calcio in quella zona. Abbiamo molte comunanze con Thohir e il suo business, abbiamo molte analogie di lavoro e quindi abbiamo trovato facile collaborare anche per l'Inter. Abbiamo fiducia in lui e da presidente si può dedicare interamente alla squadra. L'assetto attuale prevede anche la sua presenza, ma forse il suo rappresentante ci parlerà di una possibilità di un'uscita".
Hioe: "Vogliamo riportare l'Inter in alto, parlo per conto di Thohir. Vuole assicurarsi che la transizione con Suning avvenga fluidamente, vuole restare presidente finché Suning glielo chiederà".

A gennaio sono possibili operazioni con lo Jiangsu? Pensate di rinforzare la squadra a gennaio?
Yang Yang: "E' bene avere due grandi club uno in Serie A e uno in Cina, magari ci potranno essere sinergie. Ci sono dei giocatori che hanno il potenziale di passare dalla Cina all'Inter. Per la seconda domanda, Suning è qui per sostenere l'Inter e gli investimenti sono di lunghissimo periodo, vorremmo fare il possibile per supportare l'Inter in campo e fuori. Dobbiamo rispettare il FFP, la squadra va rinforzata ma il club deve generare anche ricavi. A fine mese prossimo vedremo se potremo fare qualcosa trovando piu' sponsor in Cina".

Si è parlato di nomi di figure italiane in società, ci sono stati contatti?
Yang Yang: "Abbiamo molti italiani come Alessandro, Ausilio, Zanetti si può definire italiano acquisito, diamo loro piena fiducia e ascoltiamo i nostri tifosi, leggiamo quello che viene dai media. Siamo molto contenti della governance attuale, ci sono 5 membri di Suning che rappresentano 5 aree della società, io steso sono responsabile gruppo investimenti di Suning, abbiamo competenze per gestire bene la società. Pensiamo che la squadra sia forte ma faremo tutto il possibile per crescere ascoltando anche i consigli dei tifosi. Cercheremo di prendere piu' italiani tra i candidati".

Fabio Capello è stato contattato?
Ausilio: "Come allenatore no".
Yang Yang: "Assolutamente nessun contatto con alcun allenatore. Ma molti manager di allenatori ci chiamano e animano le voci sulla stampa, noi non abbiamo contattato nessuno. Alcune partite sono andate male certo ma ci sono stati anche degli insuccessi, vogliamo ancora vincere lo scudetto la strada è lunga".

De Boer in corsa era un rischio calcolato?
Bolingbroke: "Sapevamo che era un rischio ma pensavamo che era la decisione migliore".

Come mai l'esonero di Mancini così tardivo e poi la corsa a prendere un altro allenatore?
Bolingbroke: "Non voglio parlare di cose del passato. Quello detto allora vale ancora ora. Roberto ha fatto un ottimo lavoro migliorando la posizione in campionato ma abbiamo deciso di cambiare allenatore per il prosieguo del viaggio. Siamo rimasti amici, una decisione difficile perchè a ridosso dell'inizio del campionato, ma abbiamo degli obiettivi e dobbiamo raggiungerli".

Quando siete arrivati avete parlato di Moratti come una persona mitologica, un possibile consigliere. Ha detto che la posizione di De Boer dipende dai risultati, siete d'accordo?
Yang Yang: "Alcuni membri del CdA parlano con Moratti per chiedere consigli, questo ruolo è fondamentale e serve appunto a dare consigli. De Boer? Lo sosteniamo al 100%, ha di fronte delle sfide ma il team e i nostri azionisti devono lavorare insieme, ci sono alti e bassi, dobbiamo prendere il calcio per quello che è".

Siete tutti con l'allenatore, i tifosi percepiscono però un atteggiamento diverso verso il tecnico. Un cambio potrebbe essere un'opportunità per la società?
Bolingbroke: "Abbiamo un piano a lungo termine per riportarci in cima, ma dobbiamo vincere delle coppe, abbiamo dovuto fare degli aggiustamenti ma a Frank abbiamo dato tutte le risorse di cui ha bisogno, nella pausa avrà l'occasione di lavorare con calma e recuperare il tempo perso nella preparazione estiva".
Ausilio: "L'allenatore è molto piu' tranquillo di tutti voi, prima delle partite parlo io o Thohir e abbiamo sempre detto che il tecnico è confermato. Siete voi che dite che è solo, i dirigenti sono sempre al campo con l'allenatore e lo staff e succede solo all'Inter. Nelle altre squadre la stampa conta quanti dirigenti sono al centro sportivo? Eppure qui siamo sempre insieme tutti i giorni. Come fate a definirlo solo?".

Quanto manca per vedere in campo Gabigol?
Ausilio: "E' giovane, ha talento, ha bisogno di tempo per essere inserito. Deve lavorare su tattica e intensità, è umile, deve crescere, bisogna stare calmi e tranquilli. Se non gioca lui ci sono Perisic, Palacio, Icardi, non ragazzi della Primavera. Quando arriverà il suo momento lo vedrete".
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 28 ottobre 2016 alle 13:06 / Fonte: dall'inviato Fabio Costantino
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print