E' Matias Vecino l'uomo copertina del Match Day Programme dedicato a Inter-Verona. L'uruguaiano, come di consueto, ha raccontato le sue tre partite dal cuore, partendo - neanche a dirlo - da Lazio-Inter 2-3: "E' una di quelle gare che non scorderò mai perché ci ha permesso di andare in Champions. Una vittoria in rimonta chiusa con un mio gol di testa che ha acceso la festa finale", le parole del Mate. Prima di citare anche 'il momento unico e indimenticabile' vissuto il 26 marzo 2016 quando fece il suo esordio con la Nazionale maggiore uruguaiana sfidando il Brasile. Infine, il più antico amarcord, Central Español-Tacuarembo del 2010: "L'esordio tra i professionisti è stata una delle tappe più significative della mia carriera, ero poco più che maggiorenne". 

In seguito, Vecino ha spiegato l'importanza di indossare la maglia nerazzurra: "Significa orgoglio e responsabilità. Nella storia di questo club ci sono stati campioni che sono stati un esempio per me, da Recoba a Veron. La Brujita è stato sempre il mio idolo, mi è sempre piaciuto il suo modo di giocare, la sua qualità e la sua personalità. I miei punti di forza? Sacrificio, lavoro, corsa e inserimenti".

Tra la scorsa stagione e quella corrente, Vecino ha potuto togliersi finalmente due soddisfazioni a livello di trofei: "Lo scudetto e la Supercoppa sono stati un sogno e il coronamento di un percorso che abbiamo iniziato nel 2017 migliorandoci anno dopo anno. Siamo un gruppo determinato e lavoriamo sempre per essere competitivi. E' importante mantenere lucidità sia nei momenti belli che in quelli difficili". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 08 aprile 2022 alle 18:24
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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