Una Torre a Milano. No, non parliamo di un centravanti boa (quello potrebbe arrivare più avanti) o di un gigante per la difesa. Parliamo di Gaby Mudingayi, il prossimo mediano dell'Inter di Andrea Stramaccioni. Sono le ore della firma, ma ormai solo formalità. Tutto è definito per un prestito con diritto di riscatto da 750mila euro, che può diventare obbligo se Mudingayi uscisse pulito dalla vicenda scommesse. Riscatto anche fissato a 750mila euro. Un'operazione low cost su cui ha deciso di virare la società su indicazione di Stramaccioni. Il profilo era quello di un uomo di rottura per il 4-2-3-1 adattabile a un 4-3-3, Mudingayi è il guerriero che ci voleva.

L'accelerata è arrivata da quando è sfumato l'affare Poli. L'Inter lavorara su Mudingayi da mesi, non stringeva. Poi, la Sampdoria per Poli ha tirato fin troppo la corda: da Livaja a Pazzini, fino a Jonathan. Richieste esagerate o comunque mai concordanti tra le parti, anche economicamente, perché quei 5 milioni non erano ritenuti spendibili per Poli in un momento così del mercato. E l'Inter ha scelto un Mudingayi in saldo da prendere subito. Stramaccioni si fida ciecamente, il ragazzo promesse il suo sangue per la maglia nerazzurra. Quelli così a Strama piacciono, fanno sempre comodo. Adesso sarà tempo di firmare e di presentarsi, poi verrà il momento di convincere tutti. Perché Poli ha lasciato in tanti un rimpianto, ma Gaby ha l'occasione della vita. E non è detto che sia l'ultimo arrivo a centrocampo, anzi. Dipenderà dalle occasioni.

Già, ma perché dicevamo una Torre? Perché nel meraviglioso Bologna degli ultimi anni, era talmente importante come polmone della mediana da meritarsi l'appellativo di Torre da alcuni tifosi, ovvero una delle due torri, Garisenda e la torre degli Asinelli. Ora, una torre per Stramaccioni. E per l'Inter. Lo scetticismo è direttamente proporzionale alla voglia di Mudingayi di convincere tutti. Come a dire, scommettiamo? Alla Torre, non si può dire di no.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 luglio 2012 alle 00:45
Autore: Fabrizio Romano
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