Spesso, nel recente passato, molti hanno criticato gli ingenti investimenti dell'Inter sul mercato anche perché non venivano corroborati da risultati sul campo. Lo spartiacque del cambiamento della politica interista in sede di campagna di rafforzamento va ravvisato nell'estate 2006, ovverosia l'estate di Calciopoli. Da allora gli acquisti più onerosi sono stati quelli di Ibrahimovic (24 milioni di euro) e di Quaresma (18 milioni+Pelè). Nel mezzo tante operazioni intelligenti tese al consolidamento della rosa nei vari reparti.

La consacrazione su altissimi livelli di giocatori come Julio Cesar, Maicon, Cambiasso arrivati a parametro zero o a per pochi milioni di euro nel caso del terzino brasiliano, hanno rafforzato la convinzione che non sempre ad un ingente esborso economico corrisponde  un ritorno importante dal punto di vista tecnico. Quest'anno, in un mercato difficilissimo a causa della sfavorevole congiuntura economica, la società ha messo ha disposizione di Mourinho una rosa fortissima. Ciò è stato possibile grazie ad operazioni intelligenti come quella che ha portato Milito e Thiago Motta a Milano, in cui l'esborso economico è stato attutito dall'inserimento di contropartite tecniche, o quella che ha fruttato l'arrivo di Lucio, coperto interamente dalla cessione di Maxwell al Barcellona. Inoltre, la gestione dei mal di pancia di Ibrahimovic ha dimostrato una grande intelligenza della società  che, oltre ad incassare  50 milioni di euro + Eto'o, si è anche liberata di una potenziale Spada di Damocle sulla prossima stagione nerazzurra.

Ad oggi, quindi, l'Inter, pur acquisendo giocatori del calibro di Milito, Motta, Eto'o, Lucio, resta in attivo sul mercato avendo peraltro realizzato una plusvalenza mostruosa dalla cessione di Ibrahimovic. Occorre inoltre aver riguardo della circostanza che Eto'o, pur con i suoi 10,5 milioni di euro all'anno, pesa sempre meno in termini di bilancio rispetto allo svedese. La società è quindi riuscita a conciliare le esigenze di bilancio a quelle tecniche attraverso un operare oculato che, lungi dal ridimensionare la rosa, è riuscita persino a migliorarla avendo allo stesso tempo un ritorno economico importante.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 30 luglio 2009 alle 20:24
Autore: Rosario Bruno
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