Chiarezza è stata fatta. Oppure no? Erick Thohir non parlava di “due gare” ma di “poche gare”. Detto ciò, il senso non cambia, come conferma la Gazzetta dello Sport: ''Per la prima volta il presidente non ha dato per certa la conferma di Walter Mazzarri sino a fine stagione. E nel comunicato con cui poi ha voluto precisare le frasi indonesiane non v’è traccia del tema gioco. Un aspetto da non sottovalutare, visto che per tornare appetibile anche a livello di marchio serve che i tifosi allo stadio e davanti alla tv possano sperare di divertirsi''.

EX IN RAMPA - Insomma, il presidente non blinda la panchina del tecnico e qualcuno già ipotizza un piano alternativo in caso debacle imminente. Parallelo, comunque, a quello che potrebbe essere stilato per giugno, al di là dei risultati. E' il caso della Gazzetta, che spiega: ''L’ipotesi esonero resta lontana. La strategia è quella di cercare nuove strade a giugno, quando la scelta sarà più ampia (vedi lo stesso Mihajlovic, ospite proprio domani a San Siro). La dirigenza però in caso di catastrofe sta studiando comunque un variegato piano B a colpi di ex. Piano che parte dalla suggestione Mancini, costoso ma senza panchina e pronto ad accettare la sfida. Poi c’è Zenga, anche lui libero e pure idolo dei tifosi. Senza trascurare Leonardo, con appeal ma uomo più legato a Moratti, che lo aveva immaginato come traghettatore di lusso. Senza dimenticare l’ipotesi di un Caronte come Stefano Vecchi, tecnico che con la Primavera ha vinto 7 gare su 7''.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 28 ottobre 2014 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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