Arrivato ieri ad Algeri per aggregarsi al gruppo della Nazionale algerina, Saphir Taider ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del quotidiano sportivo locale Le Buteur, nel quale ha parlato non solo del prossimo impegno coi Fennecs, ma anche di questo avvio di campionato con l'Inter. Macchiato dalla sconfitta di sabato con la Roma: "E' stata una sfida molto complicata per noi, abbiamo affrontato una squadra molto forte alla quale sta andando tutto per il verso giusto in questo momento. A noi è mancata soprattutto fortuna, la Roma è stata molto più concreta, ma questo è il calcio. Ma non dobbiamo rimettere tutto in discussione dopo questa partita, abbiamo lavorato molto bene nel pre-stagione e il campionato è ancora lungo". Quella con la Roma è stata la sua quarta partita da titolare, segnale che comunque il giocatore si è integrato da subito molto bene: "E' vero, io all'Inter sto molto bene. Mi hanno accolto tutti benissimo da subito e l'allenatore Walter Mazzarri mi ha dato fiducia. Ogni settimana provo a mostrargli che sono pronto e che può contare su di me. Come ho detto già, per me l'Inter è una grande opportunità che mi permetterà di migliorare ulteriormente".

Taider, però, è stato sostituito spesso a gara in corso. E' una cosa che lo infastidisce? "Per niente. L'allenatore fa le sue scelte e bisogna rispettarle. Non dimentichiamo che all'Inter ci sono ottimi giocatori, e che il mister ha bisogno di tutti. La stagione è ancora lunga, mancano ancora tante partite. Siamo tutti uniti per portare il club in alto". Parlando della Nazionale e della delicata sfida contro il Burkina Faso, Taider parla anche della mancata convocazione di Ishak Belfodil. Sono le scelte del commissario tecnico. Noi diamo tutto coi club per farci trovare pronti, poi sta a lui scegliere. E' una cosa che va rispettata. Se ne ho parlato con lui? No, negli ultimi giorni avevamo una sfida importante con la Roma e quindi eravamo concentrati unicamente su quella". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 07 ottobre 2013 alle 11:57
Autore: Christian Liotta
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